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Torna l'ora legale: quando spostare le lancette dell'orologio

Si guadagnerà un'ora in più di luce ma si perderà un'ora di sonno: alcuni consigli utili

Nella notte tra il 25 marzo e il 26 marzo 2023, alle 2 di notte le lancette dovranno essere spostate in avanti di sessanta minuti fino alle 3: perderemo un'ora di sonno durante la notte ma ne avremo una più di sole.

Da tempo si parla di abolire questo passaggio tra ora solare e ora legale, ma di fatto l'Italia mantiene inalterata la situazione.

Ora legale: che cos'è e a che cosa serve

Si attribuisce a Benjamin Franklin l'idea di avere un'ora legale per un articolo satirico pubblicato sul quotidiano francese 'Journal de Paris' nel 1784 riguardante il risparmio energetico. La maggioranza degli storici ritiene che il primo ad aver teorizzato l'ora legale sia stato il biologo George Vernon Hudson che nel 1895, alla Royal Society della Nuova Zelanda, propose di spostare le lancette dell'orologio in avanti durante l'estate per usufruire di ore di luce in più.

Solo nel 1907 però il costruttore inglese William Willet la propose come soluzione alla crisi energetica europea durante la Prima guerra mondiale. Dal 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera, molti Paesi fecero lo stesso a seguire. In Italia l'ora legale è in vigore dal 1966. In precedenza era stata usata per la prima volta nel 1916. Dopo essere stata abolita e riconfermata diverse volte, è stata definitivamente adottata dal nostro Paese con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico era un problema stringente.

Consigli per adattarsi in fretta al cambio di orario

Molte persone sono sensibili a questo passaggio e il fisico impiega alcuni giorni ad adattarsi a causa dell'orologio biologico, legato ai ritmi circadiani, i quali si trovano in difficoltà quando avvengono cambiamenti improvvisi come quelli provocati dal passaggio dall’ora estiva a quella invernale. In questo caso stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul lavoro, nausea e inappetenza sono sintomi comuni che non richiedono l’assunzione di farmaci.

Un buon consiglio per evitare un calo di tono è quello di posticipare leggermente e gradualmente, ad esempio di un quarto d’ora, gli orari dei pasti e il momento di andare a letto. Un altro suggerimento molto utile è quello di fare un po' di movimento nel pomeriggio e trascorre del tempo all'aria aperta per esporsi alla luce, per mandare al corpo il segnale che è ancora presto per andare a coricarsi altrimenti si rischia poi di risvegliarsi quando il mattino è ancora lontano.

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