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Monopoli-Bari, Mignani alla vigilia: "Ritroviamo cattiveria e voglia di fare risultato"

Il tecnico dei galletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby in casa dei biancoverdi: "Col Messina fatale la voglia di vincere, ci vuole equilibrio. Il Monopoli ha fatto un campionato fin qui strepitoso ma a noi servono punti per la classifica"

Messa alle spalle la brutta sconfitta casalinga contro il Messina che ha interrotto una striscia positiva lunga 10 partite, il Bari è atteso dal derby in trasferta contro il Monopoli. La capolista del Girone C si prepara a far visita ai biancoverdi, distanti 9 lunghezze in classifica e che fanno ancora parte del lotto di squadre che potrebbero ostacolare i galletti nel sogno promozione.

Il Derby del Mare in programma al Veneziani sabato pomeriggio alle 17:30 è stato introdotto dalla conferenza stampa della vigilia di Michele Mignani, allenatore del Bari che è partito proprio dal passo falso in casa della scorsa giornata: "Dobbiamo riscattare il risultato di domenica - ha subito messo in chiaro il tecnico -. Ho rivisto la partita, l'abbiamo fatta noi e come dovevamo farla, gli episodi non sono andati nella direzione giusta. Dobbiamo ritrovare cattiveria sportiva e voglia di fare risultato, dobbiamo metterla in campo domani contro una squadra che finora ha fatto un campionato strepitoso che già all'andata si dimostrò competitiva. Abbiamo bisogno di punti per la nostra classifica, come sempre. Pensiamo a noi, a entrare in campo concentrati e decisi, loro avranno grandi motivazioni, ma le nostre devono essere più forti".

Per quanto riguarda il punto sull'infermeria: "Mallamo e Paponi? Hanno lavorato tutta la settimana. Mallamo ha più minuti nelle gambe, è stato fermo solo 4-5 giorni, Paponi ha avuto problematiche diverse però ora sta bene ed è disponibile per domani". Maggiore prudenza per Celiento e Galano, che nei giorni scorsi hanno lavorato a parte: "Hanno avuto qualche problema in settimana. Faremo le opportune valutazioni, bisogna capire se è possibile rischiare o no, e se c'è la possibilità di recuperarli per la prossima. Sono situazioni che richiedono attenzione. Non avere un giocatore per un paio di partite è un rischio che si può correre, un altro conto è rischiare di perderli per più tempo. C'è ancora un allenamento ma saremo prudenti. Di Cesare? Col fatto che giochiamo tante partite ravvicinate il suo ritorno in campo è vicino, se non sarà domani sarà per la prossima. Sta bene, gli ho dato qualche minuto a Pagani ma lo considero pronto".

Colombo, tecnico dei biancoverdi, ha detto che tra le due squadre è il Bari che ha più da perdere: "È corretto sotto certi aspetti. Il Bari ha un obiettivo dichiarato da tempo, come noi lo hanno altre squadre, non credo il Monopoli che ha come obiettivo fare il meglio che è nelle sue possibilità, come sta facendo. Cercheranno di confermarsi".

A detta di alcuni da quando il Bari ha cambiato assetto a centrocampo inserendo Maiello nel ruolo di vertice basso e riportando Maita a fare la mezz'ala, alcuni equilibri si sono alterati con un conseguente peggioramento delle condizioni di gioco: "Ho sempre considerato Bianco un giocatore importante per questa squadra ma ha avuto una serie di problemi tra squalifiche e infortuni e non è mai stato al 100%. Di Gennaro, da quando è arrivato nel contesto squadra Bari è stata sempre l'ultima soluzione da play, è uno dei motivi per cui ha giocato poco, per me il play ha caratteristiche diverse anche se lui è un ottimo professionista e giocatore. Maita può fare tutti i ruoli, è partito da mezz'ala, il suo ruolo prediletto, poi per necessità è diventato play e ha fatto bene anche quel ruolo. Quando si è aperta la possibilità, col direttore Polito abbiamo fatto tanti ragionamenti a seconda di ciò che offriva il mercato. Avevamo due opzioni potenzialmente fattibili: trovare una mezz'ala per continuare a lavorare con Maita play o un play forte o di alternarlo a Maita o di avanzare quest'ultimo a fare la mezz'ala. Il mercato ci ha portato un giocatore forte come Maiello. Maita può non aver convinto nelle ultime due ma magari è stato per un calo di condizione, è uno che non ha ancora compreso tutte le sue qualità, e che può ambire anche a categorie superiori. Lavoriamo per tirarle fuori tutte, ad esempio deve crescere in zona gol. Siamo convinti che sia la nostra mezz'ala ideale e che all'occorrenza possa fare il play. Maiello può fare anche la mezz'ala, o ha fatto il trequarti, negli ultimi anni è diventato più play. Pirlo nasce trequartista, poi diventa top come play, si tratta di saper giocare a calcio. I giocatori intelligenti possono fare tutto. Giocare con due play comporta cambiare modulo e in questo momento le nostre certezze vanno confermate".

Nelle ultime gare è aumentato pericolosamente il numero di gol subiti: "Non è sempre semplice capire le motivazioni. Siamo una squadra come ha dimostrato la gara col Messina che mette gli avversari nella loro metà campo, può capitare di subire ripartenze, è accaduto anche col Catania. Dobbiamo diventare più bravi a non esporci alle ripartenze. Abbiamo preso un gol su angolo e anche questoè un errore, diventa un limite. Non è un errore difensivo, ma di squadra. Ci vogliono maggiori attenzione e cattiveria, più scaltrezza".

Sul ruolo di trequartista e chi può interpretarlo in assenza di Botta: "Abbiamo recuperato Mallamo, Botta ancora non c'è, ci lavoriamo anche con Citro. All'occorrenza c'è anche D'Errico che a tratti lo ha fatto bene".

Uno degli aspetti da tenere maggiormente d'occhio del Monopoli è la capacità di allargare il gioco sfruttando le corsie esterne: "Sono una squadra che ha più soluzioni, sfruttano bene l'ampiezza con gli esterni. Sappiamo come lavorare con squadre che giocano così, abbiamo incontrato molti avversari che giocano in quel modo, sotto l'aspetto tattico siamo pronti".

Contro il Messina è stata fatale la voglia di vincere la partita, un sentimento che Mignani loda ma che non deve mai prescindere dall'equilibrio: "Era già successo di prendere gol in contropiede perché avevamo voglia di far gol. Quell'atteggiamento lo apprezzo ma ci devono essere delle letture in cui i più esperti che devono ricordare l'importanza dell'equilibrio. L'equilibrio è fondamentale, dovevamo provare a vincere senza rischiare di perdere. Ho rivisto tante volte l'azione, eravamo posizionati male".

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