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Domenica, 28 Aprile 2024
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Acquedotto Albania-Italia, via libera del Governo straniero al progetto. Emiliano: "Risorse idriche che garantiranno un futuro alla Puglia"

Questa mattina a Bari, il presidente della Regione ha annunciato di aver ottenuto l'autorizzazione per avviare la fase di studio dell'impianto che porterebbe nuove riserve di acqua sul suolo pugliese

Le condutture permetterebbero di fari giungere l'acqua dall'Albania all'Italia. Il Governo albanese ha autorizzato la Regione Puglia ad avviare la progettazione di un acquedotto che colleghi il Paese straniero con l'Italia. Il via libera all'iniziativa è stato comunicato a Bari dal Governatore pugliese, Michele Emiliano durante una conferenza sugli investimenti nel campo della gestione delle acque.

"Aqp è forse la stazione appaltante più grande d'Italia e tra le più grandi di Europa - ha spiegato Emiliano - tanto che si è proposta di realizzare i lavori per l'acquedotto dall'Albania all'Italia, che lo stesso presidente albanese ha autorizzato. Per noi dare acqua significa dare un nuovo modello all'agricoltura, consentire al turismo di crescere e soprattutto dare un futuro a tutti i pugliesi che nasceranno negli anni a venire. L’Aqp fu immaginato tanti anni fa da persone che lavoravano per il futuro e noi cerchiamo di replicare questa lezione. L’Acquedotto Pugliese appartiene alla Puglia ma è di tutti gli italiani ed è disponibile a scendere in campo per dare una mano, poiché ha dimostrato di avere un’ottima capacità di spesa e personale competente. Quindi se il Governo dovesse avere bisogno di Acquedotto Pugliese e della Regione Puglia per nuovi investimenti anche per opere sovraregionali, noi siamo a disposizione"

"I cittadini pugliesi devono sapere che la gestione dell'acqua nella nostra regione funziona così - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia - c'è una società che si chiama Aip (Autorità Idrica Pugliese), è gestita dai sindaci e definisce in autonomia, confrontandosi con la Regione, le strategie generali sull'acqua che poi Aqp realizza. La capacità di Comuni e Aqp di gestire l'acqua pubblica ha procurato alcuni record: siamo la Regione che spende meglio e di più negli investimenti per allargare e migliorare la rete e per ridurre le perdite. Siamo ancora tra le regioni con il mare più pulito d’Italia e ci confermiamo come regione attrattiva: infatti stiamo costruendo dei dissalatori, che tendono a supplire al fatto che i nostri fiumi sono sotterranei ed emungere acque dalle falde potrebbe rischiare di farle salinizzare dal mare che vi penetra".

Nel corso della conferenza dedicata agli investimenti nel campo della gestione integrata delle acque alla luce, sono stati illustrati gli interventi programmati fino al 2045 per un ammontare di circa 7 miliardi di euro, finanziati per il 40% con i proventi della tariffa e per la restante parte con i fondi della programmazione comunitaria. 

Con l’occasione è stata evidenziata la capacità di Aip e di Aqp, stazione appaltante, di intercettare e utilizzare tutti i finanziamenti pubblici a disposizione, in particolare Pnrr e React-Eu. Nel 2022, infatti, Aqp ha registrato un record di investimenti che si attesta a 312,8 milioni di euro, in crescita di oltre il 41% rispetto al 2021. E sempre nel 2022 ha realizzato investimenti per una cifra pari a circa 80 euro per abitante (il doppio rispetto alla media di quanto fatto nel 2019 e nel 2020).

"La nostra strategia è consistita nell’attivazione di tutte le politiche e gli strumenti di finanziamento a disposizione – ha dichiarato il vicepresidente, Raffaele Piemontese -, dal Pnrr al nostro Programma Operativo Regionale basato su fondi strutturali europei, dal Fondo di Sviluppo e Coesione alla tariffazione, ed è finalizzata a tre grandi obiettivi: la riduzione delle perdite di acqua, che spesso arriva al 40% dei volumi trasportate da reti spesso vetuste; il potenziamento dei depuratori, anche per mantenere competitiva la nostra economia blu legata al mare pulito; la moltiplicazione delle fonti di approvvigionamento di acqua, attraverso intese con le Regioni limitrofe, la costruzione di dissalatori e realizzando nuove connessioni".

"Nel mese di maggio è stato approvato in via definitiva il Piano d'Ambito, cioè il piano strategico degli interventi che vedrà la Regione Puglia usufruire di 7 miliardi di euro di investimenti entro il 2045 – ha spiegato Antonio Mattarelli, presidente Aip - Tra gli interventi di maggior rilevanza il dissalatore sul fiume Tara in provincia di Taranto che produrrà acqua potabile per 350.000 abitanti ossia il 9% della popolazione regionale. Se pensiamo al fatto che sino ad oggi solo il 10% delle acque immesse in rete è di provenienza regionale, con un solo intervento raddoppiamo di fatto questa capacità e quindi faremo una straordinaria opera sulla fronte dell'approvvigionamento. Inoltre stiamo per appaltare lavori per il telecontrollo e il monitoraggio nelle province di Bari, Bat e Foggia, del valore di circa 200 milioni di euro. Grazie a questo strumento strategico stiamo di fatto prendendo tutti i finanziamenti possibili, anzi stiamo prendendo anche finanziamenti che sono stati destinati ad altre Regioni che non riescono a spenderli. Grazie ai finanziamenti pubblici ma soprattutto grazie all'interazione costante tra Autorità Idrica Pugliese, Acquedotto Pugliese e Regione Puglia stiamo investendo risorse come non mai. Non era mai accaduto che in questa regione si investissero così tante risorse in un settore strategico come quello dell'acqua".

"Oggi presentiamo un piano di investimenti enorme, con 75 investimenti strategici che andranno a incidere anche sul recupero delle perdite - ha dichiarato Domenico Laforgia, presidente di Acquedotto Pugliese - anche se dobbiamo riconoscere che i cittadini pugliesi sono i più virtuosi d’Italia: noi consumiamo pro capite la minor quantità d’acqua in Italia, 155 litri a testa al giorno. Per quanto riguarda le perdite ci collochiamo al quarto posto tra le regioni più grandi andando a perdere 119 litri per persona. I risultati raggiunti nel 2022 dimostrano un modello di business resiliente che garantisce innanzitutto qualità del servizio ai cittadini, nonché la capacità di Acquedotto Pugliese di essere sempre più parte attiva dell’ecosistema pugliese – continua Laforgia -. Gli investimenti non si fermeranno nel 2023: siamo tra i pochi ad essere riusciti a cogliere le opportunità strategiche del Pnrr, continueremo ad investire e a lavorare per contribuire ad innalzare il quoziente di innovazione e competitività del territorio su cui la nostra attività insiste, in una logica collaborativa ed ecosistemica con tutti i nostri partner istituzionali e del territorio".

Aqp ha indetto oltre 480 gare nel corso del 2022, e circa 300 fino a maggio 2023, per un importo complessivo di oltre 1 miliardo a base d’asta per lo scorso anno e circa 990 milioni per quello in corso, di cui rispettivamente 890 milioni e 600 milioni per investimenti sul servizio idrico integrato (tra cui opere di manutenzione straordinaria, realizzazione e potenziamento e digitalizzazione di reti e impianti). Trenta progetti sono stati finanziati grazie a bandi europei e Pnrr.

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