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La scuola popolare per educatori al San Paolo e al Libertà. Visitilli: "Cultura e sociale nelle periferie dimenticate"

Si chiama ImparoAimPARARE e prova a parlare agli educatori attraverso i film. Quest’anno per la prima volta arriva a Bari, con 24 appuntamenti: "Il San Paolo ha 80 mila abitanti e neanche un cinema"

“Abbiamo ideato percorsi per intercettare educatori, volevamo prendere il popolo, le mamme, le catechiste, oltre che insegnanti e maestri, con l’idea dell’educatore a 360 gradi, il più popolare possibile. Così, ci siamo inventati questo programma, con storie vicine ai loro figli”.

Giancarlo Visitilli è insegnante, giornalista e referente della cooperativa sociale Bambini di Truffaut. È un presidio sul territorio pugliese e nelle periferie di Bari, impegnato nel diffondere la cultura della legalità, della solidarietà e della formazione, da anni promosse nel popoloso quartiere de Sn Paolo di Bari e nelle scuole pugliesi. Un lavoro che ha come obiettivo sempre quello dell’offrire strumenti necessari alle giovani generazioni. Ma che con ImparoAimPARARE, la scuola popolare, prova a parlare agli educato agli educatori attraverso il cinema. Quest’anno per la prima volta arriva a Bari, tra i quartieri San Paolo e Libertà, mentre quello a Mola di Bari è oramai un appuntamento consolidato da dieci anni. Di qui nascono i 24 appuntamenti, a partire da venerdì 22 ottobre, su temi che riguardano i ragazzi, affrontati dopo la visione di un film.

“I temi dei percorsi – spiega Visitilli – riguardano il rapporto, genitori figli, alunni scuola, microcriminalità e criminalità, periferie, gli abusi sui minori. Abbiamo pensato a lungo come trattarli con percorsi associati al cinema che potessero insegnare agli educatori e metterli in discussione. Ogni incontro è strutturato con un’introduzione sul tema all’inizio della serata, fatta da un giornalista, uno psicologo, un magistrato o un educatore sociale. Poi c’è la visione del film e infine la discussione che è sul tema non sul film che è solo pretesto di aggregazione e allo stesso tempo un’opportunità dara al San Paolo, un quartiere con 80 mila abitanti dove non c’è cinema. Serve ad avvicinare all’arte gente che al cinema non va mai o ci va raramente”. E di qui la critica alla politica. “Si è dimenticata delle periferie, per noi è stata una scelta andare lì, nella periferia del San Paolo. Dove operiamo ci sentiamo abbastanza dimenticati e per questo abbiamo scelto due quartieri popolari, l’altro è il Libertà, unendo la piazza alla scuola popolare”.

Un’iniziativa nata attraverso un bando del Comune di Bari che con l’assessora all’Istruzione Paola Romano presenzia il primo degli appuntamenti nella sala cinema della Casa delle Culture col il film Selfie di Agostino Ferrante, per l’incontro dal titolo Lo sguardo al centro della periferia. Gli incontri sono a ingresso libero con l’obiettivo di creare “un’occasione per creare iniziative socio-culturali, aperte e libere agli abitanti del territorio, con un maggiore coinvolgimento soprattutto degli educatori nella possibilità che i formatori diventino propagatori di un modo di educare, spendibile nelle scuole, nelle famiglie, nelle parrocchie”.

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