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Domenica, 28 Aprile 2024
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Videosorveglianza e pubblica illuminazione a Bari: c'è l'accordo quadro da 2,9 milioni di euro

Sul territorio comunale sono installati circa 30.000 corpi illuminanti di varie tipologie (lampade a scarica, led, etc.) suddivisi in armature di tipo stradale, architetturale e di arredo

Scade il prossimo settembre la gara per aggiudicare l’accordo quadro biennale che prevede lavori per la riqualificazione, manutenzione ed estensione in ambito Smart degli impianti di pubblica illuminazione, videosorveglianza, wi-fi e controllo tecnologico su tutto il territorio della città di Bari. L’accordo quadro nell'ambito della Smart City, del valore di 2.900.000 euro, prevede interventi a chiamata per manutenzione correttiva a seguito di guasto degli impianti o dell’unità tecnologica attraverso la  sostituzione di qualsiasi componente di impianto, laddove lo stesso non sia in condizioni di assicurare il corretto funzionamento del sistema.

Sul territorio comunale sono installati circa 30.000 corpi illuminanti di varie tipologie (lampade a scarica, led, etc.) suddivisi in armature di tipo stradale, architetturale e di arredo; segnalamenti luminosi di porti, tre dei quali sotto diretta competenza dell’amministrazione comunale (Palese, Santo Spirito e Torre a mare); luci di segnalazione degli ostacoli al volo (SOV) oltre a sistemi di telecontrollo, impianti di diffusione sonora e altri impianti tecnologici. 

Di questi dispositivi il Comune ha la responsabilità del segnalamento installato a seguito di un’avaria, un malfunzionamento e/o una interruzione anche parziale del servizio, ed è impegnata a riportare l’unità tecnologica nello stato in cui essa possa eseguire la funzione principale. Per quanto attiene alla funzione di monitoraggio del funzionamento degli impianti, il Comune, per far fronte alla necessità di gestire in multicanalità tutte le segnalazioni di guasti e richieste di intervento provenienti dai cittadini, dalla Sala Operativa della Polizia Locale e dall’ufficio di Direzione Lavori, si è dotato di un software denominato “Kireti” per la raccolta strutturata del dato e la successiva elaborazione, oltre ad aver implementato un servizio di gestione delle richieste di intervento che possono pervenire via telefono, tramite gruppo Whatsapp denominato “Pubblica Illuminazione” e dalla piattaforma Kireti stessa. 

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