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A Capodanno discoteche chiuse, tavoli disdetti nei ristoranti e bar con greenpass: "Temiamo feste abusive"

Nicola Pertuso, titolare del Jubilee beach e presidente provinciale e regionale del Silb, il Sindacato italiano dei locali da ballo di Confcommercio: "Controlli difficili, c'è anche il rischio di balli ai veglioni"

Discoteche chiuse dal giorno di Natale, bar con consumazioni solo col green pass, ristoranti che vedono disdire ogni giorno le prenotazioni perla notte del 31 dicembre. Non è un momento facile per i gestori ei locali pubblici pugliesi (e non solo), che temono perdite ingenti, ristori governativi insufficienti e nel frattempo feste illegali.

“Sappiamo per certo che con la chiusura dei locali - spiega Nicola Pertuso, titolare del Jubilee beach, nota discoteca sul litorale che unisce Bisceglie e Molfetta e presidente provinciale e regionale del Silb, il Sindacato italiano dei locali da ballo di Confcommercio - ci sono soprattutto ragazzi che organizzano che in forma privata si ritrovano assieme per socializzare e ballare, senza alcuna precauzione. Se si chiudono i locali da ballo lo scenario è questo, con l’abusivismo difficile da contrastare. Lo abbiamo fatto presente alle autorità”. Il problema però non riguarda solo le riunioni illegali, ma anche situazioni al limite in ristoranti che organizzeranno il tradizionale cenone.

“Alla mezzanotte – racconta ancora Pertuso - sarà il momento dei festeggiamenti, si potranno fare i fuochi d’artificio ma il ballo rimarrà vietato. Non sappiamo però se in quel momento tutti rispetteranno le regole, ce lo auguriamo. Del resto le discoteche con la chiusura ufficiale qualcosa come ristoro l’avranno, anche se quelli stanziati dalla Regione Puglia sono largamente insufficienti, ma le altre attività sono ufficialmente aperte, anche se devono fare i conti con le tante disdette di queste ore. In tanti fanno i tamponi e i numeri dei contagi stanno diventano anche per questo enormi. In ogni famiglia o gruppo di amici ci sono casi e la situazione potrebbe peggiorare. Noi comunque simo stati finora responsabili e lo saremo ancora”.

Pertuso sottolinea come la prospettiva di riapertura delle discoteche sia quella del 31 gennaio, con tamponi e super greenpass, ma che di certo non c’è ancora nulla di concreto. “Le preoccupazioni stanno aumentando – aggiunge – e le chiusure sono per i ristoranti di fatto dettate dai tavoli che rischiano di rimanere vuoti, non da decreti governativi. Eppure io come la maggior parte mi sono vaccinato tre volte, questo ci avrebbe permesso di affrontare la situazione in maniera diversa. La situazione per i gestori rimane drammatica. Il desiderio è comunque quello che passi al più presto l pandemia e che si dia più dignità alle attività che, restando chiuse, avranno difficoltà economiche enormi”.

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