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'Comuni Ricicloni', il report pugliese 2022 premia Poggiorsini e Bitritto: "Sono i migliori nella differenziata"

I due centri della provincia barese hanno ricevuto il riconoscimento da Legambiente insieme Volturino, Avetrana, Montemesola, Monteparano e Fragagnano. Maglia nera per Corato e Grumo Appula, in ritardo sulla registrazione dei dati sul portale dell'Osservatorio rifiuti

Due comuni della provincia barese hanno ottenuto il premio 'Rifiuti free': sono Poggiorsini e Bitritto, hanno produzione pro-capite di rifiuto secco avviato a smaltimento è inferiore dei 75 kg/anno/abitante. Il titolo di merito, raccolto in Puglia anche dai comuni di Volturino, Avetrana, Montemesola, Monteparano e Fragagnano, è stato conquistato nell'edizione 2022 di 'Comuni ricicloni', il dossier di Legambiente che mostra la situazione regionale sulla gestione sostenibile dei rifiuti e premia le performance delle amministrazioni locali. Il report è stato presentato questa mattina a Bari nell'ambito dell'Ecoforum pugliese 'I cantieri dell'Economia Circolare'. 

La XIV edizione di Comuni Ricicloni Puglia si svolge ad un anno dall’approvazione del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti ed è l’occasione per fare il punto della situazione sullo stato dell’Economia Circolare in Puglia sia per il raggiungimento degli obiettivi minimi di legge del 65% di Raccolta Differenziata da parte dei Comuni, sia per quanto concerne l’impiantistica regionale. In Puglia la media percentuale regionale di raccolta differenziata nel 2021 era stabile al 56,5%, mentre nei primi mesi del 2022 si è attestata al 60,04%. Il report 2022 opera quindi un cambio radicale nella valutazione dei 'Comuni Ricicloni', perché la soglia del 65% di raccolta differenziata rappresenta la linea di sbarramento che consente ai Comuni di poter essere valutati e non permette più di raggiungere automaticamente il premio.

Tramite l'applicazione dei nuovi parametri, sono scaturiti i sette Comuni Rifiuti Free pugliesi. Il tasto dolente per la Puglia, invece, restano i Capoluoghi di Provincia. Nel 2021 Trani (76,5%) è il Capoluogo di Provincia più Riciclone, a seguire resta stabile Barletta (69,3%), mentre si mantiene per poco sotto la soglia del 65% la città di Lecce, che si ferma al 64,3 % di raccolta differenziata. Andria invece è ferma al 60%. Ben il 20% della popolazione dell’intera Regione Puglia è lontana dal raggiungere la soglia minima prevista dalla legge, continuando ad alimentare le discariche e così impedendo la reale spinta verso la chiusura del ciclo dei rifiuti secondo un modello virtuoso di economia circolare. Infatti la città di Brindisi è fissa a 47,6%. Bari perde ancora percentuali calando al 38,3%, mentre Foggia recupera qualcosa arrivando al 28,2%. Taranto chiude la classifica con il 25%.

Venti comuni hanno meritato la 'Menzione Speciale Teniamoli d’Occhio': anche se non hanno raggiunto l’obiettivo dei 75 kg/anno/abitante di secco residuo, si sono mantenuti sotto la soglia dei 100 Kg/anno/abitante. Sono ben 41 i Comuni indifferenti, quelle Amministrazioni che nel 2021 non hanno effettuato alcuna registrazione sul Portale dell’Osservatorio Regione Rifiuti Puglia o i dati erano imparziali o non corretti: nella provincia di Bari sono, Corato e Grumo Appula.

"Quest’anno abbiamo deciso di dare un cambio radicale nella valutazione dei Comuni Ricicloni e ci siamo concentrati sulla quantità del secco residuo prodotto dai cittadini – ha dichiarato Ruggero Ronzulli, presidente di  Legambiente Puglia - perché oggi è fondamentale ridurre la frazione indifferenziata che va ad alimentare le nostre discariche, perché la vera Economia Circolare punta alla loro chiusura e non continua alimentazione. Oggi più che mai in Puglia è fondamentale realizzare impianti seri e pubblici per il trattamento dell’organico, delle frazioni secche, dei Raee, del fine vite delle rinnovabili. Basti pensare che per risolvere parte della crisi del prezzo del Gas, basterebbe moltiplicare gli impianti Forsu, di tipo anaerobico, in cui i rifiuti, attraverso un processo di 'digestione', vengono trasformati in biogas utilizzabile per la trasformazione in energia termica o elettrica, oppure, con un ulteriore processo di purificazione, divenire biometano. Torniamo, inoltre, a chiedere con forza all’Assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, l’istituzione del Tavolo permanente che possa realmente verificare l’attuazione del piano stesso con il supporto e contributo prezioso anche delle associazioni ambientaliste che da anni seguono e apportano il proprio contributo per la vera realizzazione dell’Economia Circolare in Puglia".

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