rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità

Sì al piano Costa Sud, il sindaco Decaro: "Delibera storica". Sei parchi e volumetrie dimezzate: come cambierà Bari

Il primo cittadino: "E' l'atto più importante della mia amministrazione". L'opera, suddivisa in 6 lotti e finanziata complessivamente con 75 milioni di euro di fondi Pnrr, prevede una riduzione delle superfici dedicate all’insediamento pari a circa 91,8 ettari

Il Consiglio comunale di Bari ha approvato (con 25 voti favorevoli e 4 astensioni del centrodestra)  il Piano Costa Sud, ovvero la realizzazione di una serie di 6 parchi costieri che riqualificheranno un'enorme area di 216 ettari tra i quartieri Japigia, Sant'Anna e San Giorgio. Una progetto porta a un radicale riassetto urbanistico della città con una riduzione notevole e una redistribuzione di spazi precedentemente edificabili dalla zona costiera interessata dai progetti ad alcune aree del quartiere Japigia al momento non edificate.

Il Piano Costa Sud, finanziato complessivamente con 75 milioni di euro di fondi Pnrr prevede una riduzione delle superfici dedicate all’insediamento pari a circa 91,8 ettari (ovvero 1.462.000 mq - 544.000 mq), con una riduzione del consumo di suolo pari al 62,80% e un decremento delle quantità edificatorie totali pari a circa 1.245.000 mc (ovvero 2.490.000 mc - 1.245.000 mc), cioè pari al 50% delle previsioni complessive dell’attuale Prg. Previsti, complessivamente i 216 ettari di Parco, l’impianto di 3885 nuovi alberi, l’insediamento di 58 ettari di orticoltura urbana, la realizzazione di 26 km di percorsi ciclo-pedonali, la riqualificazione di 2,3 ettari di paesaggio dunale e il recupero di 5,4 ettari di macchia mediterranea. Coinvolta un'area con circa 27mila abitanti.

I parchi costieri da realizzare sono denominati Torre Quetta, Bellavista, Reticolare, Lama Valenzano, Torre Carnosa e Pane e Pomodoro-Punta Perotti. Gli ultimi due (i cui progetti sono stati approvati in Consiglio Comunale ieri assieme alla rete idrica d'adduzione dello stralcio 5 del Piano Costa Sud) prevedono un trasferimento e un assorbimento delle aree lì edificabili in altre zone di Japigia: in particolare, saranno 'traslate' nella zona di Japigia attorno all'istituto Cuccovillo e nelle vicinanze del Sacrario dei Caduti d'Oltremare di via Gentile. Il tutto avverrà con una notevole riduzione di volumetrie, rispettivamente del 77% e del 70%. Il Comune permetterà un risparmio di suoli offrendo in cambio, ai costruttori, la possibilità di realizzare progetti edilizi in aree già urbanizzate e dotate di infrastrutture. Previsto anche altri 'spostamenti': il comparto 3 di Sant'Anna sarà 'ricollocato', perdendo l'11% di volumetrie, su terreni accanto alla nuova sede della Regione Puglia di via Gentile, mentre le edificabilità della Maglia 21 di Japigia, una grande zona oltre la Tangenziale e in direzione Triggiano, vicino al depuratore, saranno assorbite tra Sant'Anna e alcune zone di via Giorgio La Pira.

Per il sindaco Antonio Decaro si tratta dell'atto "più importante di quest'amministrazione. Una pianificazione di un'area enorme della nostra città. E' uno strumento urbanistico che anticipa l'adeguamento al Piano Pptr e dall'altro" è un preludio "rispetto alle nuove" e future "direttive del Piano Urbanistico Generale". Ed è proprio la mancanza di un'approvazione totale del Pug, in questi anni, ad aver animato la discussione in Consiglio: "Perchè non abbiamo approvato quello complessivo? - ha detto Decaro - Le bozze di quello strutturale e programmatico hanno subito modifiche non sempre legate alla nostra volontà. Il Pug strutturale, che riguarda parti come infrastrutture e parchi, ha visto numerose delibere di varianti in questi anni" ovvero 26. Per la parte programmatica, invece, "molte opere prevedevano volumetrie in più che avrebbero poi consentito il finanziamento dell'opera pubblica. In questo caso, con Costa Sud, ma anche con altri progetti come il Nodo Verde e altri, abbiamo ottenuto fondi europei. In questa maniera possiamo usare meccanismi di compensazione e perequazione con la legge regionale. Quello che abbiamo costruito, in questi anni, era riferito al Piano Casa regionale. E' una delibera che segnerà la storia di questa città e di cui tutti i consiglieri dovranno essere fieri" ha poi sottolineato Decaro.

A spiegare l'anima del Piano è Nicolò Privileggio, a capo del team di architetti e tecnici che hanno progettato l'intervento: "E' una occasione importante - ha detto da 'ospite' in Consiglio comunale - per capire qual è l'immagine della città di Bari dei prossimi decenni. Bari è una delle grandi città del bacino del mediterraneo ed è chiamata in modo intelligente a rispondere alle sfide dell'innovazione culturale, economica, sociale e dei temi ambientali. E' un aspetto sul quale bisogna riflettere. Il paesaggio barese è affascinante e ha una grande potenzialità. Non si può negare che non ci siano elementi di degrado nella costa sud ma potenzialmente è viva e può essere valorizzata. Ci sono voluti tre anni di lavoro: il progetto è della città-paesaggio in cui i valori di ambiente e paesaggio sono al centro. L'ambiente della Costa Sud è uno dei pochi luoghi dove costituire una relazione visuale con l'entro terra. E' un paesaggio abitato, fatto di frammenti di urbanità che devono essere completati. Rimettiamo in discussione - aggiunge - la pianificazione degli anni '60. Il piano Quaroni prevedeva per Bari 600mila abitanti, ritenendo una crescita illimitata della città. Le dinamiche dei decenni recenti ci dicono che questa fase è finita da decenni. Ciò non significa che le città non debbano più svilupparsi, ma devono farlo in modo diverso dal passato".

La maggioranza ha votato a favore del Piano: per il capogruppo del Pd Marco Bronzini "si tratta della ciliegina su un percorso avviato 20 anni fa per un assetto urbano della città. Sono orgoglioso di poter votare positivamente questa delibera che è la sintesi di un lavoro congiunto, partecipato, di altissima qualità e professionalità".

"Il Piano casa - ha detto Romeo Ranieri (Sud al Centro) rispetto alla lunga gestazione del progetto -. ha contribuito a dare lavoro, riqualificare il territorio ma sotto l'aspetto programmatico ha causato l' allungarsi con i tempi. Ci sono state delle cause di forza maggiore. Adesso approviamo qualcosa di epico e riduciamo una grande parte di superficie destinata a palazzi ma la manteniamo a verde.

Ad esprimere la posizione del M5S è stata la consigliera Alessandra Simone: "Sarebbe stato auspicabile - ha segnalato l'esponente pentastellata - anche una distribuzione delle perequazioni in altri quartieri. A Japigia molti abitanti apprezzano gli spazi aperti. Ci vorrebbe una migliore dotazione di servizi e non una maggiore concentrazione degli edifici. Ci sono persone che non amano vivere in quartieri dove ci sono palazzi che crescono come funghi. A Japigia sono già fortemente ridotte le aree di parcheggio, nonostante un aumento recente delle zone abitate. Le entità delle distanze percorribili a piedi o con bici e monopattino, specie in estate, la mancanza di parcheggi diventerebbero deterrenti all'utilizzo del nuovo parco. Chi abita nelle altre zone come lo raggiungerà".

Critico, invece, il centrodestra, in particolare sulla gestione generale dell'Urbanistica da parte dell'Amministrazione cittadina: "Non siamo mai stati - dice il consigliere Antonio Ciaula (Fdi) -  strumentali in questi anni. Abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento collaborativo e propositivo. il nostro modo di fare politica è stato afflitto da questa amministrazione.Il vulnus, il peccato originale, è la mancanza di una visione, per 20 anni, prima i 10 di Emiliano e poi gli altri 10 di Decaro. Siamo da 5 anni senza assessore all'Urbanistica perchè la delega è nelle mani del sindaco. Dal 2017 aspettiamo il Pug e adesso siamo a progetti anticipatori".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sì al piano Costa Sud, il sindaco Decaro: "Delibera storica". Sei parchi e volumetrie dimezzate: come cambierà Bari

BariToday è in caricamento