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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Molfetta

Fine del mercato energetico tutelato, scatta la vertenza per gli operatori telefonici Enel: "A rischio 300 posti di lavoro fra Molfetta e Taranto"

La denuncia della Cgil Puglia: "Non è un'emergenza dettata da crisi di mercato o contrazioni, ma dall'inettitudine di chi oggi ci governa"

A rischio i posti di lavoro degli operatori telefonici Enel del Mercato Energetico Tutelato: con il passaggio al Mercato Libero nel comparto energetico, scatta la vertenza sindacale per 1500 dipendenti. "In Puglia la vertenza tocca circa 300 persone, divise tra Molfetta e Taranto con i call center Network e Covisian: questi territori, già fortemente sotto pressione per le tantissime vertenze, non possono perdere nemmeno un posto di lavoro, specie quando (come in questo caso) è la miopia della classe dirigente politica a creare disastri", dichiarano la segretaria Cgil Puglia, Gigia Bucci e il coordinatore Slc Puglia, Nicola Di Ceglie.

"Sarebbe bastato banalmente che il Governo lasciasse le cose così come erano - scrivono in una nota i due rappresentanti del sindacato - mantenendo l'ormai famoso articolo 36 ter, per salvaguardare tutti questi lavoratori: ma l'arroganza ed il servilismo ai poteri forti e lobbies, rischia di consegnare il destino di migliaia di famiglie a condizioni davvero difficili. Lo ribadiamo: non è una vertenza dettata da crisi di mercato o contrazioni, ma dall'inettitudine di chi oggi ci governa".

"La mobilitazione voluta dal sindacato confederale e dai lavoratori in questi giorni, con punte altissime anche del 100%, ha un grande valore e ci consegna una grande responsabilità - sottolineano Bucci e Di Ceglie - Il primo grande risultato è l'aver ottenuto la convocazione al Ministero dell'Energia per il 3 Gennaio: un ottimo risultato visto che sino ad ora istituzioni e partiti si erano mostrate sorde alle richieste di incontro sindacali. Per cui un plauso importante va fatto ai lavoratori, anche pugliesi, che si sono spesi. Ma lancia un monito anche alla politica locale e regionale: ci si torni ad occupare dei problemi reali della gente. È di queste cose che chi ha incarichi istituzionali dovrebbe occuparsi, piuttosto che di ribaltoni nelle assisi comunali o di trattamenti di fine mandato. Noi raccogliamo la sfida e rilanciamo: speriamo che anche le istituzioni facciano la loro parte ed il 3 Gennaio al Ministero, senza aspettare i tempi della proroga della chiusura del Mercato Tutelato al 1° Luglio, ci siano soluzioni vere per lavoratori e famiglie".

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