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Rifiuti abbandonati e divieti ignorati, gli abusi sulle coste denunciati al numero verde: "Oltre 300 segnalazioni in due mesi"

Attivo anche quest'anno, fino al 15 settembre, il servizio che permette ai cittadini di segnalare illeciti sul demanio marittimo (e non solo), gestito dal Wwf. Provincia di Bari in testa per numero di denunce finora pervenute

Dalle microdiscariche di rifiuti a ridosso delle aree demaniali alla presenza di materiali ferrosi sul litorale di Giovinazzo, dalle imbarcazioni in navigazione a pochi metri dalla costa, alle difficoltà di accesso al mare. E' la 'fotografia' della situazione sulle coste pugliesi restituita dalle segnalazioni giunte nei primi due mesi di attività al numero verde per i reati ambientali 800 894 500, gestito quest'anno dal Wwf Puglia. Il servizio, avviato dalla Regione nel 2004 sulla base di un'idea lanciata dalla stessa associazione, offre la possibilità ai cittadini di segnalare in anonimato reati ambientali e abusi che si consumano in mare e sul demanio marittimo.

Dallo scorso 15 giugno, data di avvio dell'iniziativa, tante sono state le denunce già raccolte: al 17 agosto, le segnalazioni avevano superato quota 300, come spiega Pasquale Salvemini, coordinatore regionale del servizio. Segnalazioni molto diversificate per tipologia, e con alcune differenze rispetto al passato: "Rispetto ai primi anni in cui abbiamo gestito il servizio - rileva Salvemini - sono diminuite, ad esempio, le segnalazioni relative agli accessi negati al mare. Certo ci sono ancora, ma in una fetta più ridotta. Ne abbiamo ricevute, ad esempio, da Monopoli, Barletta, e poi da Taranto e Lecce". Quanto alla distribuzione per province, invece, è proprio il Barese a far registrare finora il maggior numero di denunce. Dopo essere state raccolte e prese in carico dai volontari, le segnalazioni vengono verificate e trasmesse alle autorità competenti: "Nei prossimi giorni - annuncia Salvemini in proposito - due droni saranno utilizzati per il monitoraggio della costa e in particolare per la verifica di alcune segnalazioni".

Rifiuti sul litorale (e non solo)

Sempre presenti, e numerose, sono invece le segnalazioni relative alla presenza di rifiuti abbandonati in prossimità delle coste, come ad esempio in pinete e zone verdi a ridosso delle spiagge. Ma denunce di questo tipo non provengono soltanto dal litorale: "Tanti cittadini, attraverso il nostro numero - afferma Salvemini - hanno inviato foto di situazioni simili che nell'entroterra, ad esempio da Grumo, Cassano, Altamura". Un'attenzione a parte merita il caso del lungomare di Giovinazzo, dove l'erosione del mare ha riportato alla luce materiali ferrosi presenti sotto la sabbia: "Si tratta probabilmente di materiale proveniente dalla ex ferriera - spiega Salvemini - Sembrerebbero scarti di lavorazione scaricati anni fa sulla spiaggia e poi riportati in superficie dall'azione del mare, e che sgretolandosi producono una polvere ferrosa". Una situazione che è stata segnalata alle autorità competenti e che richiederà necessari approfondimenti: "Non conosciamo la qualità del materiale, potrebbe trattarsi anche di metalli pesanti", sottolinea il responsabile Wwf.

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I divieti ignorati: il pericolo barche sotto costa

Tra le infrazioni e gli abusi più di frequente segnalati, un posto di rilievo è occupato dalle imbarcazioni in navigazione sotto costa, ben più vicine dei 200 metri di distanza stabiliti dalla norma: "In particolare nei giorni a ridosso di Ferragosto, sono aumentati esponenzialmente i casi denunciati dai bagnanti, soprattutto tra Brindisi, Monopoli, Polignano e Bari".

Il caso degli animali in spiaggia

Ma, sempre sul fronte dei divieti disattesi, una vera e propria pioggia di segnalazioni ha riguardato la presenza di cani in spiaggia, in particolare dal Gargano e dal Salento. "Molti turisti, soprattutto da fuori regione - spiega Salvemini - hanno lamentato l'impossibilità di accedere in spiaggia con i cani. Allo stesso modo, abbiamo ricevuto le segnalazioni di chi invece lamentava la presenza dei cani stessi". "L'ordinanza regionale - chiarisce Salvemini - prevede il divieto di accesso dei cani se non in quelle zone dove Comuni o lidi sono attrezzati per l'accoglienza". Una questione interessante, messa in luce dalle diverse segnalazioni, che di sicuro merita una riflessione a parte sulla necessità di incrementare, sulle spiagge pugliesi, la presenza di aree opportunamente attrezzate per gli amici a quattro zampe.

Come inviare una segnalazione

Il numero verde 800894500 per i reati ambientali resterà attivo ancora fino al 15 settembre, tutti i giorni, dalle 9.30 alle 18.30. Per chi volesse inviare foto e/o video tramite whatsapp è attivo il numero 3493274799. Le segnalazioni possono essere inviate anche tramite mail all'indirizzo 800894500wwf@gmail.com e attraverso la pagina Facebook dedicata
 

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