Cani e cavalli 'assistenti' speciali, laboratori e attività con gli adolescenti: "Così i ragazzi hanno superato diffidenze e paure"
Il progetto della cooperativa sociale Aipet, specializzata in interventi assistiti con animali, con l'équipe Asl della Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza Alta Murgia: una ventina i giovani coinvolti in un percorso di inclusione e socializzazione
Imparare a superare paure e difficoltà, per aprirsi agli altri ed esprimere sé stessi, in un'età, come quella dell'adolescenza, in cui spesso si possono sperimentare situazioni di isolamento o di disagio. Un percorso che diventa più semplice e piacevole, se ad affiancare ragazzi e ragazze ci sono dei compagni speciali come cani e cavalli. 'Assistenti' a quattro zampe pronti ad accompagnare gli adolescenti in attività ludiche e laboratori. E' questa l'esperienza vissuta dai giovani partecipanti al progetto 'Volontamiamoli', promosso dall’équipe della Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza Alta Murgia dell'Asl Bari, e condotto dalla cooperativa sociale Aipet, che da tempo opera nel campo degli interventi assistiti con animali, realizzando progetti di 'pet therapy' con scuole e associazioni, per bambini e adulti con disabilità e per anziani.
Dieci in tutto gli incontri, che hanno coinvolto una ventina di ragazzi e ragazze seguiti dal servizio Npia di Altamura. Le attività, svoltesi tra aprile e maggio, sono state sviluppate in sinergia dal team Asl (composto dalla neuropsichiatra Antonia Bello, dalla psicologa Paola Restuccia, dal tecnico della riabilitazione psichiatrica Loreta Siciliano e dall'assistente sociale Valeria Caponio) con la cooperativa Aipet (responsabile di progetto Caterina Pucci, insieme alle volontarie Emma Caldarola e Monica Miraglia). Il progetto, finanziato dalla Fenalc, ha visto anche il contributo degli scout Agesci Altamura 1, che hanno coinvolto i minori in una serie di giochi finalizzati a favorire la socializzazione, e della masseria Sant'Elia di Altamura, che ha messo a disposizione gli spazi e i cavalli impiegati in alcuni incontri.
Guidati dai cani Yuma, Potito, Cippi e Slash di Aipet, e dalla cavalla Iris, i ragazzi hanno partecipato a una serie di attività volte a comprendere e sviluppare la comunicazione non verbale, a riconoscere emozioni e percezioni, acquisendo così nuove esperienze e nuovi 'strumenti' per imparare a relazionarsi con gli altri. A completare il percorso, anche giochi motori fatti con gli animali, e attività manipolative e creative, come la realizzazione di mandala e 'acchiappasogni'.
"E' stata un'esperienza molto positiva, che ha visto tutti gli attori del progetto lavorare in sinergia, con una visione comune e condivisa", racconta Caterina Pucci. E positivo è stato soprattutto il feedback ricevuto da parte dei ragazzi: "Dopo la diffidenza iniziale - spiega la responsabile di Aipet - si sono pian piano lasciati andare. Chi di loro aveva paure verso il cane, o il cavallo, le ha superate. Ma la cosa più bella, riscontrata anche dagli operatori che hanno in carico i ragazzi, è stato vederli coinvolti, veder cambiare il loro atteggiamento. Dal rifiutare il contatto con gli altri, sono passati ad abbracciarsi l'un l'altro, a fare giochi insieme, alla fine dell'esperienza hanno anche creato un gruppo whatsapp per continuare a tenersi in contatto. Hanno superato la chiusura iniziale, e questo è stato per noi il risultato più bello e importante".