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Domenica, 28 Aprile 2024
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In aumento la spesa delle famiglie pugliesi per il pranzo di Pasqua, sulle tavole baresi torna la classica scarcella

Secondo un'indagine condotta da Coldiretti in collaborazione con Ixe, ogni nucleo familiare spenderà circa 76 euro per preparare la tavola pasquale: la cifra cresce del 10% rispetto lo scorso anno. La crisi economica spinge verso il ritorno alla tradizione, con agnello e dolci di pasta frolla

La spesa a tavola per il pranzo di Pasqua sale a 76 euro a famiglia, con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno. Nonostante la crisi economica dettata dall'inflazione e la preoccupazione per la guerra in Ucraina, i pugliesi hanno voglia di trascorrere le feste in compagnia e dimenticare gli ultimi due anni segnati dalle restrizioni della pandemia. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè 'La Pasqua 2023 degli italiani a tavola' secondo la quale il 57% dei cittadini trascorrerà il pranzo pasquale tra le mura domestiche, mentre un altro 34% con parenti e amici. Il 7% ha deciso, invece, di passare la domenica in un ristorante o in un agriturismo mentre un restante 2% ha scelto di fare un picnic.

In media saranno sei le persone su ogni tavola, spiega Coldiretti Puglia in una nota, con una situazione abbastanza simile a quella dello scorso anno. A vincere sono soprattutto le ricette della tradizione che caratterizzano le diverse aree della Puglia con il principe della tavola pasquale che è il Cutturiddu, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, ma anche ‘il benedetto’ un piatto composto dal capocollo di Martina Franca posto su un letto di fette d’arancia condite con un filo d’olio d’oliva, ricotta fresca, asparagi, taralli bolliti e uova sode. Non mancano anche i taralli glassati pasquali, i dolci di pasta di mandorla e le colombe agricole, le puddhriche leccesi. A Bari trionfano le classiche scarcelle.

 Per preparare il pranzo di Pasqua si impiegheranno mediamente 2,1 ore, con una netta tendenza a privilegiare i menu della tradizione. Tra coloro che cucineranno, una maggioranza del 47% conterrà le operazioni ai fornelli tra i 30 minuti e le 2 ore, un 27% si spingerà a 3 ore, ma un 18% di 'super chef' arriverà fino a 8 ore e un ulteriore 1% supererà questo limite. Un 7% si limiterà ad appena mezz’ora.

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