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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Temperature alte nel palazzo del Consiglio regionale, la difesa dell'ente: "Nessuno spreco, riscaldamento sotto i 19 gradi"

Gli uffici regionali rispondono alle accuse del consigliere Tutolo che aveva lamentato l'eccessivo utilizzo delle pompe di calore negli ambienti dell'edificio: "Struttura costruita secondo i canoni del risparmio energetico, il caldo arriva dalle vetrate che catturano i raggi solari"

"L’edificio del Consiglio Regionale è stato costruito con criteri di efficienza energetica molto elevati grazie ai quali, durante la stagione invernale, è assicurata una temperatura interna molto alta, di norma superiore ai 19 gradi consentiti  al momento dalla legge. Ciò è dovuto principalmente alle superfici vetrate che garantiscono un notevole irraggiamento solare ed alle caratteristiche costruttive avanzate che evitano la dispersione della temperatura interna raggiunta". Sono queste le precisazioni della Sezione Amministrazione e Contabilità dell'ente regionale pugliese, formulate in risposta alle dichiarazioni del consigliere Antonio Tutolo secondo il quale "nel grande palazzo di Via Gentile, a Bari, si può stare quasi in maniche corte, con la temperatura che arriva anche a 24 gradi centigradi, con evidente spreco di denaro pubblico e mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, perché quella differenza di pochi gradi centigradi, considerate le dimensioni dell’edificio, si traduce in centinaia di migliaia di euro in più sul costo della bolletta".

Tutolo ha annunciato anche di aver scritto una lettera alla presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone, in cui chiede il rispetto della legge che stabilisce in 19 gradi la temperatura massima raggiungibile negli uffici pubblici. 

"Le stanze sono dotate di rilevatori di presenza che inibiscono il funzionamento dell’impianto di riscaldamento nel caso in cui nella stanza non ci sia nessuno - precisa in una nota la Sezione Amministrazione e Contabilità della Regione Puglia - Per questo motivo, indipendentemente dalla temperatura impostata sul termostato e dalla temperatura ambientale effettivamente presente, se la stanza è vuota, grazie ai rilevatori di presenza le pompe di calore non entrano in funzione, anche in caso di improvviso abbassamento delle temperature. Il termostato presente nelle stanze consente al dipendente ed al Consigliere che vi lavora di regolare la temperatura interna dell’ambiente, ragione per cui è rimesso anche all’opportuno comportamento dei singoli dipendenti e Consiglieri non innalzare la temperatura oltre lo stretto necessario, nel rispetto delle indicazioni già fornite in precedenza a tutti gli interessati".

"La Sezione - si sottolinea dall'ente regionale - ha disposto una limitazione della temperatura massima raggiungibile non superiore a 22 gradi nonché una limitazione dell’orario di funzionamento dell’impianto di riscaldamento sino alle ore 18 pomeridiane. Tanto precisato, si ritiene che le misure di contenimento sin qui adottate consentano al Consiglio Regionale un significativo risparmio di energia che, coniugato con le ulteriori misure organizzative adottate in materia di lavoro agile, faranno registrare un ulteriore abbattimento della spesa per consumi energetici".

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