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Una voce amica per confortare i malati in ospedale e gli anziani: i volontari dell'AVO lanciano il servizio di ascolto telefonico

Il servizio è al momento disponibile per i degenti dell'ospedale San Paolo e della residenza per anziani Villa Marica, dove normalmente le attività dei volontari cercano di portare un sorriso a chi affronta la malattia

Una voce amica in un momento di difficoltà o solitudine. È la mission alla base del progetto 'Pronto Avo', lanciato anche sul territorio barese dai volontari dell'Associazione volontari ospedalizzati. Gli ammalati possono così chiamare  il numero 393 0476660 e saranno ricollegati al centralino telefonico della segreteria dell'Avo Bari, con cui poter trascorrere un po' di tempo in compagnia - almeno telefonica - e avere un supporto per superare questi momenti di difficoltà. Il servizio è al momento disponibile per i degenti dell'ospedale San Paolo e della residenza per anziani Villa Marica, dove normalmente le attività dei volontari cercano di portare un sorriso a chi affronta la malattia.

"Questo triste periodo di 'solitudine forzata' - spiegano Giuseppe Picciotti, presidente dell'associazione - ci fa ancor più comprendere e affermare l'utilità della nostra grande e bella mission, abbattere quella 'triste' barriera di solitudine che tanti ammalati e anziani provano spesso. AVO Bari da sempre portatori sani di gioia , allegria, conforto e amore a chi soffre negli ospedali, r.s.s.a, ecc. non si fa sconfiggere facilmente!". Il servizio telefonico è stato lanciato anche a livello nazionale da Federavo, che riunisce tutte le Avo d'Italia, attraverso il numero 800 300 869.

Il vademecum

Per l'occasione è stato diffuso un piccolo vademecum per gli operatori che prenderanno parte al servizio, che inseriamo di seguito:

Un buon comunicatore dovrebbe essere in possesso di alcune abilità (direi più capacità nel nostro caso), fondamentali, primo tra tutti l'ASCOLTO ATTIVO: tecnica tanto semplice quanto indispensabile per una buona comunicazione. Non si tratta semplicemente di star zitti e ascoltare, chi ascolta lo fa con la mente e con il cuore,  il contatto visivo può essere sostituito dall'ascolto attento del TONO DI VOCE,VOLUME,TIMBRO, RITMO DEL PARLARE di colui/ lei che ci chiamerà. 
Gli step grazie ai quali si comunicano l'interlocutore sono essenzialmente questi:
*ASCOLTO PASSIVO durante la fase iniziale. L'ascoltatore lo fa in silenzio e non interrompe, in questo modo fa sapere all'interlocutore che si è interessati all'argomento. 
* MESSAGGI DI ACCOGLIMENTO VERBALI" Sto cercando di capire" " Ti ascolto..." sono frasi importanti da utilizzare,  non avendo a disposizione altri mezzi non verbali 
* INVITO ALL'APPROFONDIMENTO: messaggi verbaliche incoraggianochi parla ad approfondire l'argomento "Spiegami bene..." o "Dimmi..." "Sono qui che ti ascolto..."

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