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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Modugno

A Modugno parte la Tarip: "Pagherete meno tasse sui rifiuti se differenziate di più"

L'annuncio del sindaco Nicola Magrone. La parte variabile della tassa sarà calcolata sul numero dei conferimenti del rifiuto indifferenziato da parte dei cittadini

Meno rifiuti indifferenziati produci, meno paghi. A Modugno è stato introdotta la Tarip, la tassa puntuale sui rifiuti che vuole spingere i residenti a differenziare sempre più materiale per aiutare l'ambiente e - in più - le proprie tasche. Ad annunciarlo è il sindaco della città in provincia di Bari, Nicola Magrone, che spiega anche come le prime bollette con i risparmi per le famiglie arriveranno a luglio.

"Meno esponete l'indifferenziato, meno pagate"

Il principio della Tarip punta sull'utilizzo sempre minore dei mastelli dell'indifferenziata. La parte variabile della tassa sarà calcolata sul numero di volte in cui viene conferito e svuotato dagli operatori. Il mastello grigio dovrà quindi essere esposto solo quando è pieno. A ciascun utente è stato preassegnato un numero massimo di svuotamenti del rifiuto indifferenziato, numero che varia a seconda della numerosità del nucleo familiare, valido per il periodo che va dal primo maggio al 31 dicembre. "La cartella Tarip che arriverà nelle case modugnesi dal prossimo 16 luglio - spiega Magrone - tiene già conto dei comportamenti virtuosi dei cittadini che, non a caso, hanno determinato, da un anno a questa parte, livelli di raccolta differenziata costantemente superiori al 70 per cento".

Saranno esentati dal pagamento del tributo i nuclei familiari con reddito fino a 8mila euro. Quelli con reddito compreso tra 8mila e 15mila euro beneficeranno di una riduzione dell’imposta pari al 30%. Non è prevista l'applicazione della Tarip, invece, per le aziende "non avendo mediamente risposto altrettanto bene al sistema del ‘porta a porta’ - spiega il sindaco -, se non dall’anno prossimo e comunque a condizione che migliorino le loro performance di raccolta differenziata".

La TARIP è ridotta inoltre di circa il 40 per cento, limitatamente alla parte variabile, per chi, iscritto all’albo comunale dei compostatori domestici, ha rinunciato al servizio di raccolta dell’umido e procede direttamente al recupero della frazione organica o anche degli sfalci e delle potature, con formazione di compost.

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