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Cronaca

Lotta alla mafia, Emiliano: "Sappiamo dove intervenire, andremo nelle famiglie a rischio"

Il sindaco alla maratona di Radio Kreattiva parla dell'emergenza criminalità: "Abbiamo gli indirizzi dei prossimi omicidi". Sulla chiusura del lungomare: "Chi si oppone fa gli interessi degli spacciatori"

"Sappiamo quali sono le famiglie a rischio mafia", "i giudici minorili, e le associazioni che si occupano di questo settore, sanno quali sono le case dove dobbiamo andare a lavorare e noi ci stiamo andando". Il sindaco Emiliano, questa mattina alla maratona conclusiva dell'ottava edizione Radio Kreattiva, torna a parlare dell'emergenza criminalità. A due settimane dal triplice omicidio al San Paolo che ha sconvolto la città, il primo cittadino usa parole forti per lasciar intendere che istituzioni e forze dell'ordine si stanno muovendo per monitorare quanto sta accadendo nel mondo della criminalità locale: "Abbiamo gli indirizzi dei prossimi omicidi". Un modo per dire, appunto, che le situazioni di rischio sono note.

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RECUPERARE I GIOVANI A RISCHIO - "Molti dei beni confiscati, che stiamo gestendo anche con l'aiuto di Libera e delle altre associazioni - ha spiegato Emiliano - sono utilizzati per portare lì a lavorare i figli di chi ha commesso errori. Perché se a Vitantonio Fiore qualcuno gli avesse detto che esisteva un altro modo di vivere, nel quale anche di fronte ad una offesa gravissima la risposta deve essere da parte dello Stato, probabilmente non avremmo questo dolore immenso dell'ennesima perdita di un ragazzo". Il sindaco ha poi sottolineato l'importanza del ruolo della scuola nel recupero dei giovani che vivono situazioni di disagio sociale. "Nelle case" delle famiglie a rischio, ha concluso, "si entra con la scuola, perché gli insegnanti lo sanno dove lavorare. E anche con l'aiuto mamme che hanno voglia di liberare i loro figli dagli errori dei padri. Lo Stato non esiste solo per arrestare i loro mariti, ma anche per cambiare il destino dei loro bambini".

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SPACCIO E CHIUSURA DEL LUNGOMARE - A margine della manifestazione il sindaco è poi tornato a parlare anche della decisione di chiudere il lungomare al traffico serale durante l'estate. "Chiudere il lungomare ad agosto per quattro ore la sera, non mi pare un oltraggio. - ha spiegato Emiliano all'Ansa - Ma i ristoratori di Bari vecchia si sono ribellati. E ci siamo accorti, come avevo detto, che una parte di loro, perché un'altra parte è in buona fede, erano gli stessi spacciatori o comunque avevano legami così stretti con gli spacciatori di droga, da avere montato la protesta". "Ho dovuto spiegare per l'ennesima volta a chi non vuole capire - ha continuato Emiliano - che durante l'estate tutte le piazze tradizionali di spaccio della cocaina, che sono tante in tutta la città, chiudono. Dopodiché si concentrano sul lungomare. E lì, essendoci tutti i gruppi, non tutti d'accordo tra loro, si rischia ogni sera una sparatoria". "Allora - ha ricordato - da due anni sto faticosamente cercando di spiegare alla città che è bene tenere chiuso il traffico perché così, essendoci poca confusione e più ordine, è più facile per le forze dell'ordine tenere sotto controllo l'area".

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