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Cronaca

Dagli spostamenti tra regioni ai cenoni (vietati), il nuovo Dpcm e le misure al vaglio per Natale

Il governo al lavoro per il nuovo provvedimento da adottare in vista delle festività natalizie. Tra le ipotesi, coprifuoco allentato solo per 24 dicembre e Capodanno, no a cenoni e veglioni, l'ok ai viaggi tra regioni potrebbe arrivare solo per chi deve raggiungere i familiari

Le eventuali deroghe agli spostamenti tra Regioni, il divieto per cenoni e veglioni allargati, l'ipotesi di un 'allentamento' del coprifuoco solo per il 24 dicembre e Capodanno. Il governo è al lavoro in questi giorni sul nuovo Dpcm programmato per il 4 dicembre (che potrebbe restare in vigore sino all’Epifania) che fisserà le nuove regole per il periodo delle festività natalizie. 

Speranza: "Evitare spostamenti non essenziali"

Mentre trapelano indiscrezioni e ipotesi sulle misure al vaglio, arrivano le parole del ministro della Salute Roberto Speranza (ospite a 'Che tempo che fa'), a ribadire che sarà "Un Natale diverso e più sobrio, in cui dovremo evitare spostamenti che non sono essenziali". E proprio a proposito degli spostamenti tra Regioni, Speranza spiega che "per il modello che utilizziamo, può avvenire solo se tutte le regioni andassero in zona gialla ma in questo momento dobbiamo evitare tutti gli spostamenti che non sono necessari. Dobbiamo pianificare le vacanze con prudenza".

Le regole allo studio per Natale 2020

Come riporta Today.it, il nuovo decreto ministeriale (ma potrebbero arrivarne anche due) potrebbe portare con sè diverse restrizioni. Con regole più severe rispetto a quelle immaginate finora: il coprifuoco verrà allentato solo per il cenone di Natale e Capodanno, c'è l'idea di proibire cenoni e veglioni allargati, gli spostamenti saranno possibili solo per raggiungere i familiari, al contrario di quanto trapelato nei giorni scorsi non verranno riaperti bar e ristoranti dopo le 18 e le richieste dei governatori di riaprire gli impianti di sci con un nuovo protocollo di sicurezza molto probabilmente verranno delusi. Le regioni diventeranno gialle ma avranno più restrizioni rispetto a oggi. Anche se gli esperti come Miozzo e Ricciardi consigliano di evitare del tutto i movimenti. Allo studio, per cercare di salvaguardare l'economia, c'è anche la possibilità di allargare le fasce orarie di apertura dei negozi, compresi i centri commerciali al momento chiusi nei fine settimana e nei festivi, contingentando gli ingressi soprattutto nelle strutture più grandi. Una misura che rischia di non bastare. "Per evitare l'assembramento da shopping di Natale - ha detto ieri all'agenzia di stampa Ansa il coordinatore del Cts Agostino Miozzo - ci vorrà un monitoraggio rigoroso. E sanzioni rigorose". Altrimenti, è la conclusione degli scienziati, "salta tutto e a gennaio ci troviamo con la terza ondata" del virus. E allora ecco l'idea di un piano per potenziare i controlli da parte delle forze dell'ordine e dell'esercito. 

L'articolo completo su Today.it

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