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"Nuove visioni del sé al servizio della società e dell’ambiente"

Mercoledì 26 settembre alle ore 17.30 l'incontro con Marcella Danon - Psicologa, Counselor e saggista - presso la sede dell'A.B.A.P. (Associazione Biologi Ambientalisti pugliesi) in via G. Petroni 15/f a Bari

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

"…Noi vediamo, sentiamo, parliamo ma non sappiamo quale energia ci fa vedere, sentire, pensare. E quel che è peggio è che non ce ne importa nulla. Eppure noi siamo quell'energia". Questa frase di Albert Einstein incredibilmente profetica descrive il profondo scollamento che questo tipo di società ha creato tra Cultura e Natura, tra l'Uomo e il suo habitat vitale. Ed è proprio di questo scollamento che si parlerà mercoledì 26 settembre alle ore 17.30 con Marcella Danon - Psicologa, Counselor e saggista - durante l'incontro "Nuove visioni del Sé al servizio della società e dell'Ambiente" presso la sede dell'A.B.A.P. (Associazione Biologi Ambientalisti pugliesi) in via G. Petroni 15/f a Bari.

Dottoressa Danon siamo davvero così soli e isolati nell'ambiente che ci circonda?

"Il moderno stile di vita è sempre più caratterizzato da frenesia, anonimato e senso di vuoto. Le relazioni interpersonali sembrano quasi automatizzarsi trasformandosi in disagi più o meno definiti o definibili e diventa sempre più difficile per le persone creare situazioni in cui potersi aprire con un interlocutore senza doverne temere il giudizio, la considerazione superficiale, il disinteresse o addirittura il rifiuto".

In altri termini, il proverbiale calore umano mediterraneo è stato soffocato dalle mille incombenze della vita quotidiana?

"Non è sempre facile, per chi si ritrova ad affrontare disagi personali o relazionali, trovare con chi aprirsi, condividere il proprio sentire e cercare soluzioni ai problemi. Si tratta di un disagio diffuso per il quale spesso la figura dello psicoterapeuta non è ancora necessaria mentre l'amica o amico del cuore non è più sufficiente. Il counseling risponde a questa profonda necessità di incontro autentico e di condivisione di riflessioni inascoltate che spesso, una volta accolte da un orecchio attento, da sole si incanalano verso una possibile risoluzione adatta alla persona".

Come si può definire il ruolo del counselor?

Il counselor è un esperto di comunicazione - dialogica e introspettiva - che, dopo aver fatto in prima persona un percorso di crescita personale, sa creare uno spazio protetto in cui l'interlocutore si senta accolto, rispettato e, soprattutto, ascoltato. A dispetto della forte assonanza tra il termine counselor e consulente, il ruolo del primo non consiste nel dare consigli o interpretazioni, ma nell'ampliare orizzonti interni ed esterni e aiutare l'altro a diventare più consapevole delle proprie risorse personali e ad avere una visione più completa del problema, guardandolo da diversi punti di vista. Allenando l'attenzione e la flessibilità percettiva del suo interlocutore, il counselor stimola il senso di responsabilità e di potere personale nei confronti della vita, lavora sulla libertà di atteggiamento nei confronti delle diverse situazioni e accompagna il cliente nel trovare in prima persona la sua soluzione".

Durante l'incontro di mercoledì sarà presentato anche il Master in Couseling Ecosistemico, organizzato dall'A.B.A.P. tra le sue attività di Alta Formazione e riconosciuto dall'associazione professionale di categoria AssoCounseling. È il primo in Italia a offrire questo tipo di approccio.

"Il counselor ecosistemico è un facilitatore della qualità delle relazioni nell'ambito di un ecosistema, che si tratti di un contesto personale, di coppia, familiare, lavorativo o sociale. E' una figura professionale che favorisce lo sviluppo o il potenziamento dell' Intelligenza ecologica ovvero di quella capacità dell'individuo di operare con autonomia e consapevolezza nel rispetto dell'Ambiente e con buona conoscenza delle sue regole di funzionamento e delle risorse disponibili senza impoverirlo.

In cosa consiste la novità dell'approccio ecosistemico?

"Se il counseling nasce per venire incontro a un disagio individuale - traducendo in pratica i principi della psicologia umanistica ed esistenziale - il counseling ecosistemico amplia il campo di osservazione e di intervento riconoscendo la relazione profonda tra homo sapiens e Pianeta Terra e identificando nella frattura creatasi tra cultura e natura una delle cause delle concatenate spirali di malessere esistenziale individuale, sociale e ambientale, sempre più diffuse. Basato sull'ampia visione dell'Ecopsicologia il counseling ecosistemico esplora la dimensione non più solo dell'"io", ma anche del "noi". Riconosce la fitta rete di interrelazioni che collega tra loro individui, società e qualità di vita sul pianeta risvegliando l'attenzione nei confronti della comunanza di destino nella dimensione terrestre. Opera nel campo della prevenzione e della relazione di aiuto per favorire un maggior benessere esistenziale collettivo facendo prima di tutto attenzione ai singoli individui e alla loro valorizzazione. Partendo dal presupposto delle profonde interconnessioni tra micro e macro - cioè tra ecosistema intrapsichico, interpersonale, sociale e ambientale - l'autorealizzazione personale viene finalizzata a un più armonico ed efficace funzionamento di ecosistemi via via più ampi: se ho chiaro chi sono e cosa mi piace fare, potrò attivami per trovare il mio posto giusto nel mondo, per "fare cose utili alla vita"".

In altri termini, le Nuove Visioni del Sé mirano a…

"Ritrovare il senso di potere ed efficacia personale, e di conseguenza quello ancor più potente dell'azione congiunta su un piano sociale. È questo l'atteggiamento che è più importante e urgente sviluppare in un'era di grandi cambiamenti che ci richiederanno, con le buone o con le cattive, di fare i conti con i limiti dell'"Astronave Terra" e con la necessità di trovare soluzioni di armonica convivenza e di sostenibilità per tutti gli abitanti di questo bel pianeta verde e azzurro: umani e non umani".

Gaia Zero

Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi

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