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Economia

Incendio bus Amtab, "le richieste dei lavoratori sulla sicurezza restano inascoltate"

L'esposto presentato a maggio, sostenuto da oltre trecento firme dei dipendenti, non ha prodotto alcun effetto. Intanto gli incidenti continuano a ripetersi. Il delegato alla sicurezza Laserra: "Non basta acquistare nuovi mezzi, serve una riorganizzazione complessiva del lavoro"

L'incendio del bus avvenuto ieri sulla statale 16, non è che l'ultimo di una serie di episodi che negli ultimi tempi stanno coinvolgendo i mezzi Amtab. Di certo uno dei più gravi, e neppure l'unico: già a giugno un altro bus aveva preso fuoco, quella volta sul lungomare.  Episodi ripetuti che inevitabilmente alimentano polemiche e accuse sulle condizioni in cui versano gli autobus della municipalizzata di trasporti barese. A sollevare il problema, già da tempo, sono stati gli stessi lavoratori Amtab. Anche se - tornano a denunciare oggi, all'indomani dell'ennesimo caso - le loro richieste continuano a rimanere inascoltate.

A maggio scorso circa 300 dipendenti dell'azienda hanno sottoscritto una petizione poi sfociata in un esposto alla Procura, per chiedere le dovute verifiche relative all'affidabilità delle vetture. Una denuncia che però non ha portato a nulla. "Da allora - attacca Leonardo Serra, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - non si è mosso niente. Quello che si sta verificando è soltanto la conseguenza di ciò che denunciamo da tempo, a proposito di mezzi ormai obsoleti". "Ed è assurdo dire, come dice il direttore, che gli autobus possono incendiarsi se si accelera troppo sulla tangenziale", aggiunge Laserra. "Cosa sarebbe successo se l'autista non si fosse accorto del fumo e avesse continuato a camminare? Aspettiamo davvero che accada qualcosa di ancora più grave?".

In mattinata il rappresentante dei lavoratori ha scritto nuovamente alla Procura per avere informazioni sull'esposto presentato mesi fa. In quel documento, si fa riferimento non soltanto alle condizioni di obsolescenza dei bus, ma anche ad altre situazioni di potenziale pericolo per autisti e passeggeri, come ad esempio la collocazione, ritenuta inadatta e insicura, di alcune fermate delle linee 1 e 19.

"Perchè, nonostante tutte le nostre denunce, non si prendono ancora provvedimenti seri? - prosegue Laserra - E' inutile fregiarsi dell'acquisto di 12 nuovi mezzi (che entreranno in circolazione tra qualche giorno, ndr) se non si interviene su una riorganizzazione totale del lavoro e dell'officina. Il capitolato prevede che ci sia una Commissione di controllo sui mezzi: c'è, è davvero operante? Finora l'azienda non ha mai dato risposte".

Ieri il sindaco Decaro è intervenuto chiedendo all'Amtab di ritirare dalla circolazione tutti i mezzi vecchi (come quello coinvolto nell'incidente di ieri), e ha fatto appello alla Regione affinchè finanzi l'acquisto di nuovi bus.  In giornata, l'assessore regionale ai Trasporti Giannini ha assicurato che la Regione "farà la sua parte", in base alle risorse "che saranno rese disponibili dal Governo centrale" per l'intero territorio regionale. "La Legge di Stabilità 2015 - ha spiegato Giannini - ha finalmente stanziato le risorse statali destinate al rinnovo dei parchi automobilistici del trasporto pubblico locale escludendole dal rispetto del Patto di stabilità". Nei prossimi giorni la Regione dovrebbe trasmettere al Ministero dei Trasporti un piano di investimenti per l'acquisto nuovi autobus da destinare sia al trasporto urbano ed extra-urbano pugliese. Con la speranza che l'attesa non sia ancora troppo lunga.

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