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Caos InnovaPuglia, i lavoratori pronti allo sciopero attaccano Emiliano: "Ci lascia senza dirigenza, due di noi licenziate"

La società controllata dalla Regione vive un momento di incertezza dovuta alla mancanza di figure responsabili da circa quattro mesi, dopo le dimissioni dell'adGiuseppe Tiani, in grado di riassumere due lavoratrici in scadenza di contratto

In assenza di segnali, i lavoratori di InnovPuglia proclamano un presidio davanti alla sede aziendale durante l’assemblea dei soci del 25 marzo e lo sciopero per il 26 marzo. La società controllata dalla Regione vive un momento di incertezza dovuta soprattutto alla mancanza delle figure apicali dirigenziali da circa quattro mesi. Dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Giuseppe Tiani, l’uomo che il 6 novembre in audizione alla Camera tirò fuori uno strano ciondolo col quale, a suo dire, ci si proteggeva dai virus, la società assimilabile alla Consip dell’ente, gestisce le grandi forniture attraverso gare di appalto, a cominciare da quelle sanitarie. Ma si occupa anche di digitalizzazione della pubblica amministrazione, gestione e conservazione di dati sensibili, finanziamento attraverso i fondi dell’Unione europea di progetti innovativi delle nuove imprese (Startup), dei centri di ricerca e di quelli delle aziende consolidate. Una serie di attività paralizzate dall’assenza della cosiddetta governance cui si è aggiunto il mancato rinnovo del contratto di due lavoratrici a tempo determinato, proprio per mancanza di responsabili n grado di far proseguire un rapporto di lavoro necessario alla società.

Così i lavoratori di InnovaPuglia e i segretari di Fim, Fiom e Uilm di Bari si dichiarano in un documento congiunto “fortemente preoccupati che siano a rischio gli investimenti sulla società e sulla digitalizzazione della regione, portati avanti in oltre un decennio e perciò chiedono con forza al Presidente Emiliano di dotare immediatamente InnovaPuglia degli organi decisionali e di completare la struttura dirigenziale al fine di non disperdere un patrimonio importante della collettività”.

Allo stesso modo ricordano il valore strategico della società soprattutto nel periodo della pandemia, perché in grado non solo di gestire gli acquisti delle forniture dei materiali sanitari ma anche di garantire la tecnologia per il telelavoro dei dipendenti dell’amministrazione pubblica nonché proporre modelli digitai in grado di supportare la macchina organizzativa per vaccini e altre misure durante l’emergenza Covid. “Bisogna ripristinare – aggiungono rivolgendosi direttamente al governatore pugliese Michele Emiliano -  la corretta gestione e la normale dialettica sindacale, riassumere immediatamente le due lavoratrici che hanno perso il lavoro, varare una organizzazione in grado di rispondere con efficacia  all’impegno richiesto alla società,  riprendere il confronto sindacale sul futuro prossimo di InnovaPuglia  per dare vita a una vertenza regionale sulla Puglia Digitale”. Il messaggio finale è “Non sopporteremo oltre”.

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