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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Regali di Natale in Puglia, spesa media di 50 euro per i cesti enogastronomici: "Sono al primo posto nella corsa agli acquisti"

L’indagine di Coldiretti svela le tendenze e le scelte delle famiglie pugliesi per queste festività: si punta agli omaggi utili e poco costosi, che possono essere sfruttati direttamente sulle tavole natalizie

Sarà un Natale all'insegna dei regali utili in Puglia: al primo posto delle scelte ci sono i cesti enogastronomici per tutti i gusti e per tutte le tasche, dal patriottico al low cost, dal beauty al lusso, senza dimenticare la solidarietà e il fai da te, ma anche l’olio Evo quest’anno è molto gettonato, soprattutto in packaging di pregio e formato cadeau. È quanto emerge dall’indagine di Coldiretti Puglia nei mercati di Campagna Amica con la corsa agli acquisti e ai regali in prossimità delle festività natalizie.

"I rincari dei prezzi spinti dalla crisi energetica per le guerre in corso spingono dunque quest’anno verso spese utili - spiega la Coldiretti regionale in una nota - La migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari in vendita nei mercati è proprio quella della presenza personale del produttore agricolo che può offrire informazioni dirette sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati".

"Un successo - continua Coldiretti Puglia - spinto dalla tendenza al regalo utile, magari da usare subito per imbandire le tavole delle feste proprie o di per parenti e amici. I cesti più gettonati sono comunque quelli tradizionali dove accanto agli immancabili spumante e panettone non possono mancare le lenticchie, l’olio extravergine di oliva e il cotechino e lo zampone. Quest’anno la spesa media per i cesti di Natale sarà di 53 euro, secondo Coldiretti/Ixe, seppur con notevoli differenze tra le famiglie. Se un 21% si conterrà sotto i 30 euro, un altro 38% si orienterà tra 30 e 50 euro, un 32% si spingerà fino a 100 euro e una minoranza del 6% andrà anche oltre.

"La tendenza è però verso la personalizzazione con cesti 'fai da te' a tema con i prezzi che variano notevolmente, ma normalmente oscillano da un minimo di 20 euro sino a superare i 200 euro per quello con specialità più ricercate ed esclusive - sottolinea l'associazione di categoria - Si va dal patriottico al solidale, dal beauty al low cost spinto delle nuove sensibilità maturate con la crescente difficoltà in cui si trovano molti cittadini. I cesti di Natale patriottici Made in Italy possono essere innovativi o tradizionali con i tesori della tavola salvati dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori, economici o di lusso, ricchi di carni e salumi o vegetariani sempre garantiti 100% italiani anche per il riso, l’extravergine o il grano utilizzato nella pasta e addirittura nel pandoro o nel panettone"

Attenti però al cesto pericoloso che dietro la convenienza del prezzo può nascondere preoccupanti sorprese. Nella black list dei cibi più pericolosi stilata dalla Coldiretti sulla base delle elaborazioni del sistema di allerta Rapido (Rassf) dell’ultimo anno, ci sono infatti alimenti che spesso trovano spazio sugli scaffali o nei cesti tipici del Natale. "I pericoli maggiori per la salute dei consumatori italiani - continua la Coldiretti - sono venuti infatti dai fichi secchi della Turchia per le aflatossine ma molto pericolosi anche i pistacchi da Turchia, Iran e anche Stati Uniti per l’elevato contenuto di aflatossine cancerogene nonché le erbe e le spezie dall’India e i litchi dalla Cina per la presenza di pesticidi oltre i limiti consentiti, ma non mancano neppure le cozze dalla Spagna a rischio salmonella o le ostriche francesi al norovirus che hanno provocato  violente gastroenteriti. In Italia oltre otto prodotti su dieci pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall’estero (86%)"

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