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Economia

Bari verso lo sciopero del 12 dicembre, cortei e comizio finale in piazza Libertà

I manifestanti si muoverano da doversi punti della città per confluire in piazza Prefettura. Cgil e Uil: "Solo l'inizio di un percorso di lotta a fianco di chi sta pagando lo scotto della crisi"

I manifestanti si muoveranno da sei diversi punti della città, per confluire in piazza della Libertà dove si terrà il comizio finale. Sarà una giornata di mobilitazione anche a Bari quella di venerdì prossimo, 12 dicembre, giorno dello sciopero generale nazionale indetto da Cgil e Uil.

Alla manifestazione del 12 dicembre si uniranno anche gli studenti, che da qualche giorno portano avanti la mobilitazione attraverso occupazioni e autogestioni negli istituti.

LO SCIOPERO: BUS E TRENI A RISCHIO - IL PERCORSO DEI CORTEI

Le iniziative in programma nel capoluogo e in tutte le province pugliesi sono state presentate questa mattina in conferenza stampa dai segretari generali di Cgil e Uil Puglia, Gianni Forte e Aldo Pugliese. Lo sciopero di venerdì prossimo, hanno sottolineato i due segretari, "aprirà un percorso di lotta  caratterizzato da una mentalità propositiva, al fianco di chi, più di tutti, sta pagando lo scotto della crisi e dell’immobilità del Governo, ovvero lavoratori, nuove generazioni e pensionati".

"La giornata del 12 – ha detto Forte - dà voce a quella parte di Paese che non si rassegna. Ci aspettavamo un atteggiamento più netto nei confronti delle politiche europee per determinare un cambiamento vero. E invece sia il Job's Act sia la Legge di Stabilità non guardano al Mezzogiorno. Viene destrutturato il lavoro togliendo diritti".

"L’Italia - ha proseguito - è diventata un Paese che umilia i propri cittadini e lavoratori, come emerso dal rapporto Censis: il 68% della popolazione attiva italiana ha addirittura paura di finire in stato di povertà, roba da dopoguerra, più che ovvio se si considera che attualmente il 16% della popolazione (circa 10 milioni di persone) vive in uno stato di povertà relativa e il 6% in povertà assoluta. Questo è un Paese che ha risorse disponibili, ma che è incapace di attivarle per stimolare l’economia, i consumi, la produzione e il mercato occupazionale, ovvero quelle che in ogni dove sarebbero priorità imprescindibili e indissolubili. In Puglia, peggio che andar di notte: 300mila disoccupati e 137 posti di lavoro persi ogni giorno sono dati che inquietano. Numeri da crisi nera, con un Governo che, oltre gli spot, si sta dimostrando inadeguato a trovare soluzioni plausibili, fin troppo debole per l’arduo compito a cui è chiamato, come dimostra la Legge di Stabilità pasticciata e priva di segnali di coraggio".

“Siamo convinti – hanno concluso i due Segretari regionali di Cgil e Uil – che i cittadini, i lavoratori, i giovani, i disoccupati e i pensionati pugliesi aderiranno numerosi allo sciopero del 12: per sperare in un futuro migliore bisogna far sentire la propria voce con determinazione, per stimolare un deciso cambio di rotta, prima che sia troppo tardi”.

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