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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

"Dopo 3 anni di sacrifici, ora rischiamo il trasferimento in Sicilia": futuro incerto per i 500 lavoratori di Network Contacts a Molfetta

Sindacati sul piede di guerra dopo il fallimento delle trattative sul rinnovo del contratto con i vertici del call center, che ha già fatto recapitare le prime lettere di trasferimento. Bucci (Cgil Bari): "Condizioni da lavoro in nero"

Accettare un contratto peggiorativo delle proprie condizioni di lavoro o essere trasferiti in Sicilia. L'aut aut per alcuni dei 500 lavoratori della sede di Molfetta dell'azienda Network Contacts è arrivato prima del previsto, con le prime lettere di trasferimento recapitate a casa dei lavoratori. Una scelta che i sindacati bollano "atto terroristico per portarci a firmare l'accordo con il quale si chiedono ulteriori sacrifici ai lavoratori" assicura a BariToday Gigia Bucci, segretario generale della Cgil Bari.

Le lettere di trasferimento dopo il mancato accordo

Un futuro incerto per i lavoratori di uno dei più importanti call center pugliesi, che già nel 2019 avevano rischiato il licenziamento, evitato grazie all'intervento delle organizzazioni sindacali. Dopo gli incontri degli scorsi giorni per il rinnovo dei contratti ai dipendenti, però, le proposte dell'azienda non hanno trovato un terreno di accordo. "Tra le richieste fatte c'è quella di sostituire le malattie con giorni di ferie e riformulare il calcolo del tfr al ribasso - prosegue Bucci - Parliamo di contratti per la gran parte part-time, con stipendi tra i 700 e gli 800 euro. E per le nuove assunzioni, vorrebbero partire dal secondo livello di retribuzione, ovvero quello più basso".

I sindacati: "Pronti ad azioni dimostrative"

Di fronte al rifiuto da parte di lavoratori e sindacati nell'accettare le condizioni, l'azienda ha quindi indicato al tavolo - a cui hanno partecipato anche Cisl e Uil - che porterà avanti una politica di trasferimento nella sede centrale a Palermo, che dovrebbe coinvolgere 3mila lavoratori a livello nazionale. "Parliamo di famiglie che hanno già dovuto pagare sulla loro pelle gli effetti della crisi, a cui ora si chiede praticamente di lavorare in nero. Assurdo da parte di un'azienda che per anni ha sbandierato le proprie politiche sul Welfare" spiegano dalla Cgil, assicurando che non abbandoneranno il tavolo delle trattative con la Network Contacts. Dopo tre anni di attesa e la cattiva sorpresa, ora i lavoratori sono sul piede di guerra e pronti ad azioni dimostrative per ricevere chiarimenti sul proprio futuro. Già nelle prossime settimane potrebbero essere organizzati scioperi o sit-in davanti ai cancelli della sede di Molfetta dell'azienda. 

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