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Comunali Bari 2014

Comunali, per le primarie spunta il rebus Digeronimo

Se il pm dovesse candidarsi a sindaco, non è escluso che possa chiedere di concorrere con gli altri candidati del centrosinistra. Ma Pd e SeL iniziano a muoversi per evitare questa possibilità. E partono i malumori contro Emiliano…

Mentre a Roma si viaggia sul baratro di una crisi di governo che rischia di far ripiombare l’Italia nel marasma (soprattutto se non verrà licenziata entro il 15 ottobre una nuova legge di Stabilità, ndr), nel centrosinistra barese proseguono le mosse in vista delle prossime comunali.

Il coordinatore regionale di Sel, Gano Cataldo, ha chiarito come sia necessario “mettere in futura sicurezza quanto di buono è stato fatto sulle politiche scolastiche e della mobilità” dalla uscente giunta Emiliano, anche se è imprescindibile iniziare a ragionare su una piattaforma programmatica che rimetta al centro alcuni nodi irrisolti, tra cui le “politiche urbanistiche”, la “riconversione del patrimonio immobiliare civile e militare e la sofferenza del mondo delle culture e delle arti in questa città”.

La strada, evidenzia Cataldo, non potrà che essere quella delle primarie, anche se qualche mese fa fu lo stesso coordinatore regionale del partito di Vendola a suggerire ai microfoni di Bari Today un viatico diverso. Ma l’incalzare dei nomi e di soggetti che stanno uscendo allo scoperto rendono quasi inevitabile questo passaggio. Ad oggi il tavolo delle forze di maggioranza non hanno licenziato un regolamento definitivo, anche se nei prossimi giorni si dovrebbe chiudere il cerchio.

Se primarie dovranno esserci, ad oggi i candidati sarebbero Pietro Petruzzelli, Antonio Decaro, un rappresentante di SeL (tra i nomi circolanti  quelli di Nicola Laforgia, Pierluigi Introna e Angela Barbanente) e probabilmente un esponente della lista civica messa in moto dal gruppo del “Manifesto per Bari” coordinato da Leo Palmisano. A questo elenco potrebbe aggiungersi Desirée Digeronimo. Il pubblico ministero non ha ancora sciolto la riserva, ma potrebbe contare sull’appoggio di Realtà Italia, il neo partito coordinato da Giacomo Olivieri, consigliere regionale e presidente della Multiservizi. Noto per la sua capacità di raccogliere un ampio consenso seppur con partiti diversi (nella sua carriera è stato candidato sia con Forza Italia che con l’Idv), Olivieri sarebbe pronto a sostenere la candidatura a sindaco del magistrato che nel recente passato indagò sul governatore regionale Vendola.

Rumors vogliono che ci sia Michele Emiliano dietro questa operazione, data la sua vicinanza ad altri esponenti di Realtà Italia tra cui Tommy Attanasio. L’accusa al sindaco di Bari è di voler sparigliare le carte, spaccando il partito democratico in vista del congresso e spingendo Vendola a siglare un patto anche in vista delle regionali. Il primo cittadino ha però ribadito che non è vero e che sosterrà il candidato del Pd, fatto sta che questa ipotesi  sta creando malumori sia nelle fila dei democratici che di SeL.

Su tutto però pende ciò che sta accedendo in queste ora a Roma. Se la crisi di governo dovesse inasprirsi si andrebbe al voto, il Pd rimarrebbe paralizzato con la questione congressuale e molti dei futuri equilibri locali rimarrebbero sospesi. Di certo c’è che la ridda dei nomi si sta sovrapponendo ad un futuro programma per la città. Fatto il regolamento si tratterà di capire chi potrà avere accesso. E se la Digeronimo dovesse accettare di candidarsi a sindaco, di sicuro ci sarà chi cercherà di spostarla sul tavolo delle primarie del centrosinistra. Fantapolitica? Nei prossimi mesi ne sapremo di più.

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