"Evidentemente Michele Emiliano ritiene che i cittadini baresi siano distratti o immemori, se pensa di potersi liberare come per incanto dalle quotidiane commistioni con la famiglia De Gennaro, di cui è testimone tutta la città ed esistono infinite prove, con qualche giochetto d'artificio con cui peraltro non ha potuto smentire proprio nulla (nomine assessorili, rapporti d'affari di famigliari ecc.) del quadro inquietante che emerge dalle inchieste in corso".

"Tipico del personaggio, poi lo scaricare maramaldescamente sugli altri il peso delle proprie colpe e dei propri errori, atteggiandosene anche ad improbabile giustiziere. Questa patetica farsa per la quale il padre-padrone del Comune di Bari e dintorni non sapesse nulla di quel che accadeva tra suoi carissimi amici e importantissimi sponsor e gli uffici a lui subordinati, che era appena andata in scena sul Petruzzelli, è forse ancor più vergognosa dello squallore delle vicende in questione, e l'applauso che l'ha accolta da parte della sua sterminata e remuneratissima corte un ulteriore affronto all'intelligenza ed alla dignità della città".

"Se non ricordiamo male il primo atto della nuova giunta-Emiliano fu l'allungamento della convenzione per piazza Cesare Battisti, mentre qualcuno ci dice, a proposito di beni alimentari, di regolari ospitate e di lunghi soggiorni alberghieri d'emergenza, che certamente il sindaco avrà provveduto a saldare. Ma forse anche questo è compreso nelle scuse che Emiliano ha ritenuto di dover offrire, dimenticandosi però di trarre le conseguenze che avrebbe ed ha preteso dai collaboratori che nel tempo ha scaricato per errori molto meno gravi"