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Liantonio segretario Fnp Cisl Bari - Sanità: “Cittadini sempre più presi in giro da una politica che non sa governare a tutti i livelli. Il 13% dei pugliesi rinuncia a curarsi"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

"Il Servizio sanitario non ha bisogno di altri tagli ma di nuovi assetti organizzativi. Basta penalizzazioni, a discapito di famiglie sempre più in ginocchio e pensionati. Per cambiare la sanità serve innovazione organizzativa e sviluppo professionale. Continuando su questa strada, le azioni poste in essere collasseranno ancor di più i servizi alla salute"

E' questa la premessa del segretario generale FNP Cisl Bari Domenico Liantonio, nella riflessione affidata ad una nota, verso un tema, quello della sanità sempre molto "caldo", al centro del dibattito politico in queste giornate. Sui 10 miliardi di tagli proposti dal commissario alla spending review nei prossimi tre anni, Liantonio ricorda che - "la sanità del nostro paese è tra le meno finanziate in Europa. Non si può chiedere ai cittadini, in questo caso soprattutto pugliesi e baresi ulteriori sacrifici, sovraccaricandoli dei costi di diagnostica e prevenzione e assistenza domiciliare. Basta chiedere! E' arrivato il momento di offrire qualcosa, quindi più attenzione ai bisogni delle persone, prestazioni migliori da erogare attraverso evidentemente una riorganizzazione, di persone e funzioni, meno spesa inutile, meno procedure e più investimenti nella presa in carico dei pazienti. E' ora di finirla con i tagli indiscriminati.

Il 13 per cento dei pugliesi rinuncia a curarsi perché i servizi sono troppo costosi e carenti sul territorio, in passato era stata promessa l'attivazione di una rete di medicina territoriale in grado di compensare la riduzione dei servizi. Anche qui, siamo stati presi in giro, e a pagare siamo solo noi, chi non si cura oggi perché sottovaluta una patologia e preferisce 'risparmiare' sulla sua salute, diventerà un costo maggiore per le casse pubbliche un domani quando si aggraverà. Anche per la prevenzione di importanti patologie sono stati spesi milioni di euro, eppure le liste d'attesa sono lunghissime, tanto che in molti rinunciano. Insomma, sono i poveri e i pensionati i più tartassati .

Anche se negli ultimi decenni le aspettative di vita sono aumentate, fino a 80 anni per gli uomini e 85 anni per le donne, ci sono malattie temute come i tumori e, quelle che provocano la non autosufficienza, le patologie cardiovascolari, quelle neurologiche e le demenze, per le quali le medicine e la prevenzione costano sempre di più. Ci sono fasce di cittadinanza che sono costrette a rinunciare a curarsi per non mettere mani al portafoglio oramai vuoto e misero.

L'uso dei farmaci per le patologie gravi è spesso a carico dei pazienti, o con ticket a pagamento a, quindi secondo un'indagine circa il 30 per cento dei cittadini pugliesi, specie anziani e pensionati, ha ridotto l'acquisto di farmaci da pagare di tasca propria.

Un fiume in piena il segretario generale FNP Cisl Bari che continua "sarà una estate indimenticabile per migliaia di famiglie e pensionati. Una preghiera al sindaco di Bari Antonio Decaro, abbia più rispetto dei cittadini, quando annuncia di aver abbassato le tasse e di aver mantenuto gli impegni con i cittadini, senza tagliare nessun servizio. Abbassare le tasse di meno dell'1% è ridicolo e, poi annunciare l'assunzione di 30 netturbini seppur part time…a carico di chi?! Per favore almeno il rispetto, non ci "tagli" pure quello !"

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