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OM carrelli elevatori: interrogazione parlamentare di Fratelli d'Italia

FRATELLI D' ITALIA, attraverso l' On. Fabio Rampelli, presenta un' interrogazione parlamentare urgente ai Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico sulla vertenza occupazionale OM Carrelli Elevatori nella zona industriale di Bari-Modugno.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Dopo un incontro tra il coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Modugno, Danilo Sciannimanico, ed una delegazione di lavoratori dell'OM Carrelli i consiglieri comunali baresi Filippo Melchiorre e Marcello Gemmato hanno sollecitato il parlamentare Fabio Rampelli a presentare un'interrogazione parlamentare urgente ai Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico.

L'interrogazione mira a conoscere:

- quali iniziative si intendono adottare per far formalizzare al Gruppo KION la volontà di vendere lo stabilimento a costo zero;

- come il MISE intende utilizzare tale elemento di novità al fine di attrarre nuovi potenziali acquirenti;quali soluzioni e proposte si intendono portare al tavolo del 30 luglio, considerato che tale appuntamento si configura essere come da "ultima spiaggia", oltre il quale l'azienda non intende più assumere un atteggiamento dialogante;

- quali iniziative si intendono adottare per porre un argine al rapporto conflittuale, venutosi a creare tra proprietà e dipendenti, ed alle conseguenti tensioni sociali che attanagliano ormai da tempo l'OM e, più in generale, l'intera zona industriale di Bari-Modugno;

- secondo quale tempistica verranno erogati gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori.

"Fratelli d'Italia ha inteso fornire il proprio contributo per tenere alta l'attenzione su una vertenza occupazionale che va avanti da ben 2 anni e che riguarda le sorti di tante famiglie di Modugno e dei Comuni limitrofi" sostiene il coordinatore di Fratelli d'Italia Modugno, Danilo Sciannimanico.

"Lo facciamo con una interrogazione parlamentare, presentata dall'on. Fabio Rampelli di concerto con il coordinamento provinciale e regionale del partito, che ripercorre dettagliatamente le tappe di una vicenda che ha del grottesco e alla vigilia di un appuntamento fondamentale quale il tavolo convocato al MISE il 30 luglio.

Mi auguro che Governo e Istituzioni locali adottino tutti gli strumenti in loro possesso per scongiurare la chiusura dello stabilimento, attrarre nuovi investimenti privati e favorire la reindustrializzazione del sito.

In tempi di crisi come gli attuali non si può consentire un pericoloso effetto-domino che coinvolgerebbe la zona industriale di Modugno, già in gravissime difficoltà".

Di seguito il testo integrale della interrogazione parlamentare:

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Interrogazione a risposta scritta presentata da Fabio Rampelli

Al ministero dello Sviluppo Economico
Al ministero del Lavoro

Per sapere - premesso che:

- il 5 luglio del 2011 la KION Group, azienda con sede ad Amburgo e proprietaria della OM Carrelli Elevatori S.p.A., ha comunicato la chiusura del suo stabilimento barese con la conseguente perdita di lavoro per 320 dipendenti, le cui famiglie sono piombate in un incubo ancora ancora oggi lontano da una soluzione definitiva;

- il 21 dicembre del 2011, a seguito di vari tentativi istituzionali per il salvataggio dello stabilimento e dei posti di lavoro, viene comunicata la volontà di deindustrializzazione del sito da parte della Hybrid, intenzionata a convertire la produzione in taxi ibridi;

- il 28 febbraio del 2012 viene annunciata la rinuncia da parte di Hybrid a rilevare e riconvertire lo stabilimento, nonostante nei giorni precedenti fossero stati avviati alla vendita gli ultimi carrelli prodotti nei mesi in cui era in corso la trattativa;

- dall'1 marzo del 2012 è iniziata la cassa integrazione per i dipendenti OM, scaduta il 30 giugno del 2012, subito riavviata come cassa integrazione per cessazione, scaduta il 30 giugno 2013;

- durante il 2012 varie aziende hanno manifestato l'interesse alla riconversione dell'OM (QBell Technology, Calvi Holding) ma le trattative non sono andate a buon fine;

- il 15 gennaio del 2013 la trattativa pare concludersi positivamente grazie ad un accordo formale siglato congiuntamente da Ministero dello Sviluppo Economico, sindacati, Gruppo Kion, Regione Puglia e Comune di Bari con il gruppo inglese FRAZER-NASH per un piano di riconversione a tre anni nella produzione di taxi ibridi, per poi saltare definitivamente il 5 giugno del 2013, gettando nello sconforto le famiglie dei dipendenti OM;

- il naufragio dell'ultima trattativa di riconversione ha rappresentato l'ennesima doccia fredda per i lavoratori spinti a terminare nei mesi precedenti i lavori in sospeso, 260 carrelli ancora oggi in fabbrica, di un valore totale, comprese le attrezzature, di circa 12,5 milioni di euro;

- da aprile 2013 gli operai e le loro famiglie presidiano h24 tutti i giorni i cancelli dello stabilimento anche al fine di impedire al gruppo Kion di portar via i macchinari smontati e gli ultimi 240 carrelli, che nell'ottica dei dipendenti rappresentano l'ultima garanzia per una evoluzione positiva della vicenda;

- il 15 luglio del 2013 la KION ha inviato una raccomandata ai dipendenti annunciando l'interruzione della cassa integrazione a partire da agosto 2013 nel caso in cui non fosse consentita l'uscita dei carrelli dallo stabilimento;

- durante l'ultimo incontro ufficiale avvenuto presso la Regione Puglia e svoltosi il 23 luglio del 2013 il management della KION ha espresso la volontà della proprietà di cedere ad horas lo stabilimento A COSTO ZERO ad eventuali nuove realtà subentranti ed ha chiarito che, qualunque sia l'esito del tavolo ministeriale fissato per il 30 luglio, il gruppo Kion si sentirà legittimato a fare quanto è possibile per recuperare i carrelli fermi nello stabilimento;

- dal luglio 2011 ad oggi alcuni dipendenti hanno deciso di accettare gli incentivi legati all'autolicenziamento portando l'attuale numero di lavoratori OM a 223;

quali iniziative intende adottare per far formalizzare al Gruppo KION la volontà di di vendere lo stabilimento a costo zero;

come intende utilizzare al meglio tale elemento di novità al fine di attrarre nuovi potenziali acquirenti;

quali soluzioni e proposte intende portare al tavolo del 30 luglio, considerato che tale appuntamento si configura essere come da "ultima spiaggia", oltre il quale l'azienda non intende più assumere un atteggiamento dialogante;

quali iniziative intende adottare per porre un argine al rapporto conflittuale, venutosi a creare tra proprietà e dipendenti, ed alle conseguenti tensioni sociali che attanagliano ormai da tempo l'OM e, più in generale, l'intera zona industriale di Bari-Modugno;

secondo quale tempistica verranno erogati gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori.

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