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Il tempo a disposizione è scaduto: scegliamo il pianeta

9 tonnellate di rifiuti di plastica nei nostri mari e una sola eccezionale mostra fotografica a testimoniarlo

Plastica: croce e delizia dell’uomo moderno. Sin dalla sua invenzione, nella metà dell’Ottocento, la plastica ha letteralmente cambiato le nostre vite, diventando uno dei materiali più apprezzati in tanti settori, dalla sanità ai trasporti, fino a diventare il materiale più utilizzato per la produzione di oggetti di uso comune. E, fin qui, la delizia.

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Oltre a questo, ecco che arriva la croce. Una croce che è destinata, a lungo andare, a rovinarcela, la vita. Già, perché i numeri parlano chiaro: pesano la bellezza di 9 tonnellate i rifiuti di plastica che ogni anno, nel mondo, finiscono nei mari e negli oceani, provocando effetti sconvolgenti per l’intero ecosistema globale: si passa dalle particelle microplastiche ingerite dai pesci e che entrano, di conseguenza, anche nella nostra catena alimentare, alle grandi isole di rifiuti galleggianti nei nostri oceani. 

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Un dramma di portata epocale, insomma, ma anche una realtà che si presenta ogni giorno davanti ai nostri occhi e che, per volontà o per indifferenza, non ci soffermiamo a guardare veramente, forse solo per paura di riflettere su ciò che comporta.

E allora, a darci una visione più chiara e ineludibile della situazione catastrofica in cui ci troviamo, sono le fotografie raccolte da National Geographic nella mostra itinerante PLANET OR PLASTIC?, in mostra per la prima volta, e fino al 13 marzo 2022, al Teatro Margherita di Bari.

Evento cardine del festival della sostenibilità “Io scelgo il Pianeta”, organizzato a Bari da Cime, e curata dal direttore di National Geographic Italia, Marco Cattaneo, la mostra fotografica apre una finestra di riflessione collettiva proprio sul tema della tutela e del rispetto dell’ambiente. 

Un’esperienza unica che conduce il visitatore in un percorso immersivo, affrontando otto tematiche tra le quali la quantità di plastica prodotta nel mondo, l’impatto sull’ambiente e sulla catena alimentare, il riuso e l’educazione individuale e collettiva. Il tutto per portare all’attenzione di adulti e bambini la necessità di ridurre drasticamente l’utilizzo della plastica monouso, di attivare più efficaci strategie di riciclo e di lavorare insieme per una conversione dello stile di vita di ciascuno, a ogni livello.

meduse-rifiuti-2A dare prestigio alla mostra nomi importanti della fotografia internazionale. Un nome su tutti quello di Mandy Barker, pluripremiata fotografa britannica, che ha scelto di raccogliere  rifiuti plastici da tutto il mondo per comporre un progetto fotografico di eccezionale valore estetico e di grande impatto emotivo e didattico, destinato a tutte le generazioni.

L’invito, dunque, è aperto fino al 13 marzo 2022 al Teatro Margherita di Bari. Per maggiori informazioni su prezzi e orari d’apertura rimandiamo alla visita del sito web dell’iniziativa.

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