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Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Bari, Polito: "Portanova era un'idea ma ho rispettato la reazione. Serie A? Non giochiamo per perdere"

Il direttore sportivo dei biancorossi ha parlato in conferenza stampa diversi giorni dopo la chiusura del calciomercato invernale

C'è stata l'attesa conferenza stampa di fine mercato con Ciro Polito. Il direttore sportivo biancorosso ha incontrato la stampa per fornire il suo punto di vista sulla sessione di trattative invernali da poco conclusa, e ha fatto chiarezza anche sulla questione Portanova che aveva agitato le ultime ore del mercato dei Galletti.

"Il Bari è un giusto mix di giocatori giovani ed esperti, ha una base per costruire la squadra del futuro - ha esordito Polito commentando il mercato a bocce ferme -. Sono arrivati giovani, anche da categorie inferiori dove si possono pescare giocatori forti, bisogna crederci e noi lo abbiamo fatto".

Sulla questione Portanova, il ds ha dato la sua versone: "Nella vita sono uno che non giudica. Penso che bisogna dare un'occasione a chi è un libero cittadino, qualora avesse avuto un reato già definitivo non l'avrei preso in considerazione. È un giocatore forte che poteva fare al caso del Bari. C'è stata una chiacchierata, è uscito il nome, poi sono emerse delle criticità. Non faccio mai le cose per me stesso, lo faccio per il bene del Bari. Se stavo intavolando un discorso era per il bene della squadra, poi sono emerse le critiche che io rispetto. Non sto qui a fare l'avvocato del ragazzo, se ha sbagliato pagherà, questo lo dirà il tempo. Ho pensato subito a fare altro. Il pensiero della gente è da rispettare, secondo me la reazione sarebbe stata uguale, se il nome fosse emerso a metà gennaio anziché nelle ultime ore. Non c'erano contratti firmati, il calcio è fatto di situazioni che nascono e si spengono al momento".

Il direttore ha fornito delucidazioni anche sui fondi messi a disposizione della società per le trattative: "Le risorse contano fino a un certo punto, quello che conta è ciò che è arrivato. Perché all'ultimo? Gennaio è un mercato di opportunità, a volte ci facciamo prendere dalla frenesia perché c'è il mercato, il Bari non è stato smantellato. Ho sempre detto che dovevamo fare una mezz'ala per questioni numeriche, poi Ceter si è infortunato e mi sono voluto cautelare. Non è quanto spendi a fare la differenza. In B siamo arrivati a un punto di non ritorno, il livello dei calciatori è medio ma i prezzi sono alti. Il Bari è in lotta per qualcosa di importante, è una società che in questi anni ha investito tanto per uscire dalla C. Il mio calcio non è fatto di nomi, cerchiamo di lavorare sulle qualità, le conoscenze dei calciatori. Ci sono società che hanno investito tre volte più di noi e ci stanno dietro. A gennaio investe chi è più in difficoltà. Poi se vuoi prendere qualcuno c'è sempre chi deve cedere, Valoti come vedete è rimasto a Monza in Serie A, nonostante io gli stessi dietro. Prendete Benali: fossi andato a prenderlo 10 giorni prima non avrei ottenuto le stesse condizioni. Ho pensato a inserire un esubero come Scavone, ben pagato dal Bari, e trovare una soluzione. Abbiamo preso due giocatori che hanno vinto qualche campionato. Sono ragazzi top, giocatori duttili. Ho cercato di dare alternative al mister, abbiamo pescato dalla C. Ci sono equilibri da rispettare, non siamo una squadra che spende e spande. Bisogna stare attenti".

Polito ha risposto anche su Aurelien Scheidler, calciatore arrivato in estate che ancora non ha reso secondo le aspettative nonostante l'investimento da 2 milioni di euro, il più alto della storia dei De Laurentiis a Bari: "È un giocatore con caratteristiche particolari, non si è espresso al massimo, ma non ha giocato tante partite, davanti ha dei grandi attaccanti. L'ultima partita titolare ha fatto gol e assist, aspettandolo col tempo potrà dire la sua, ha perso un po' di fiducia. Un investimento giusto per un ragazzo che in B ci può stare, vedremo cosa succede".

Al momento non ci sono novità sull'adeguamento contrattuale di Cheddira: "Walid è rimasto con noi, ha un contratto con noi per due anni, ha espresso la volontà di andare avanti qui, ci ha tenuto tanto più avanti vedremo. Sia per lui, sia per Caprile, in estate qualcosa può succedere. Anche Osimehn può essere complato da un grande club. La volonta di Walid di rimanere a Bari è stata tanta. Uno può dare tutto ma se poi arrivano 7-8 squadre di Serie A sarà difficile, anche perché è la sua ambizione giocare in quella categoria. Non penso a quello che potrà succedere, penso a domenica col Cosenza. Arrivati in fondo tireremo una linea, se saranno venduti reinvestiremo. Non si trovano tutti i giorni da cui poter ricavare dei soldi. Noi li abbiamo, ce li teniamo stretti. Potrebbe succedere anche che ci andiamo noi in Serie A, mai dire mai".

Dopo questo mercato le aspettative sulla squadra di Mignani si alzano: "Io penso che ciò che sta facendo il Bari sia sotto gli occhi di tutti. Con Mignani ho da recriminare poco, la squadra gioca. Va premesso che siamo una neopromossa, il materiale c'è. Bisogna giocare partita per partita, migliorare, ma non dimentichiamo da dove veniamo. Se siamo fenomenali da rimanere tra i primi due, o tra i primi 8, saremo straordinari. Cerchiamo di stare uniti, di non mettere apprensione. La squadra è la stessa, sono arrivati giocatori che hanno alzato il livello della competizione sulla carta, poi il campo è l'ultimo giudice".

Polito ha parlato anche dell'avvicendamento tra Salcedo ed Esposito: "Abbiamo avuto richieste per tutti i nostri attaccanti, compreso Ceter che è sempre rotto. Salcedo è andato via, mi aspettavo di più, ha chiesto di andare a giocare. Ho trovato un altro giovane, ci sono esigenze di lista. Abbiamo Antenucci, ci sono equilibri da rispettare. Esposito? Con i giocatori sono molto diretto, è venuto qua, nel mio ufficio e abbiamo parlato. Sa che qui non c'è spazio per le teste calde, lui per qualche errore è stato additato, gli ho parlato schiettamente. Ho deciso di prenderlo, è partito con un gol, ma è solo un biglietto da visita. I conti si fanno alla fine".

Sulla possibilità di andare Serie A: "Invece di dire bisogna fare. Non giochiamo per perdere, sono una persona ambiziosa che vuole sempre il massimo. L'obiettivo viene di conseguenza. Abbiamo l'ambizione di arrivare in alto, ogni partita daremo la vita per vincere".

Nessun rimpianto per le operazioni non concluse: "Inutile piangere sul latte versato, sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Nel finale di mercato ci sono tanti nomi che non sono veri. Una cosa vera è che avevo chiuso per Mastinu, ma per scelta della sua famiglia non se l'è sentita di spostarsi all'ultimo. Le altre sono tante chiacchiere. Ho preso Morachioli perché lo avevo seguito, era in scadenza, poteva firmare così, ho anticipato di 6 mesi, portarlo dentro per farlo approcciare con modulo e categoria. Terranova a questa maglia ha dato tanto, voleva allungare l'ultimo contratto, così l'ho sostituito con Matino che avevo già preso all'Ascoli e ha i valori giusti per stare in B. Folorunsho? L'ho voluto fortemente, da avversario mi ha dato fastidio, credevo potesse fare al caso del Bari. Ce lo teniamo stretto, non è detto che non possa diventare nostro. Galano? Era in partenza per cercare spazio ma non c'erano situazioni favorevoli. Non è fuori lista e non è un esubero".

Sul rinnovo di Di Cesare: "Valerio incarna il Bari, è giusto che abbia rinnovato, lo meritava, sarebbe rimasto nei ranghi. Ha dato tanto, sta dando ancora tanto, dopo farà altro insieme a noi, non ha mai fatto prevalere i soldi, anche da qui si vedono gli uomini veri. Ha portato il Bari dalla D alla B, non si sa mai, magari potrebbe chiudere ancora in un'altra categoria ancora".

Sul terzo portiere Sarri: "Volevo trovare spazio a Polverino per farlo giocare, ci ha dato tanto. Quando gli ho trovato la squadra, avevo già visto Sarri, contro di noi mi fece una buona impressione. Vedremo ciò che succede".

Ora c'è il cosenza in casa dove il rendimento deve necessariamente migliorare per puntare in alto: "Percorso casalingo altalenante, bisogna alzare l'asticella, in casa non bisogna lasciare punti. Può accadere un incidente di percorso ma ne sono avvenuti diversi. Ad oggi ciò che abbiamo è ciò che abbiamo meritato". Coi calabresi ci sarà anche Marras, con cui polito ha avuto delle schermaglie: "Giocatore come gli altri, o c'è lui o un altro cambia. Sappiamo che è un buon giocatore, mi auguro che i nostri i difensori lo limitino".

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