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Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Bari, Mignani: "Catanzaro squadra con delle certezze, tra cui Vivarini. Diaw sta meglio"

L'allenatore della compagine biancorossa ha analizzato i temi della sfida casalinga con i calabresi valevole per il sesto turno di Serie B in programma domenica 24 settembre alle 16:15 al San Nicola

Michele Mignani ha parlato alla vigilia della sfida valevole per la sesta giornata di serie B che attende il suo Bari domani pomeriggio alle 16:15 al San Nicola.

Nei primi cinque turni i galletti hanno vinto una sola volta e provengono da una striscia di tre pareggi consecutivi. Vincere domani servirebbe non solo per la classifica ma anche per aumentare la fiducia: "La vittoria serve sempre, non solo a noi. Ogni partita proviamo a vincere, credo che lo stesso facciano gli avversari, domani vedremo chi sarà più bravo. Abbiamo tanta voglia di riuscire a vincere davanti al nostro pubblico, ce la metteremo tutta. Diaw? Sta meglio, ha fatto quasi tutta la settimana con la squadra, può tornare tra i convocati. Di Cesare? Sta bene, la scorsa settimana ebbe un piccolo fastidio, ma cerco di vedere e valutare tutti. Scelgo chi sta meglio, Zuzek stava meglio di Valerio".

Iemmello a detta di molti rappresenta l'uomo più pericoloso della formazione calabrese: "Lo scorso anno in un campionato di Serie C difficile il Catanzaro ha fatto 96 punti e 102 reti, numeri importantissimi. Non hanno cambiato molto, significa che erano già competitivi per la Serie B. Sono molto insidiosi, giocano un calcio moderno e propositivo. Sono bravi a gestire il pallone e a finalizzare, dobbiamo preoccuparci non solo di Iemmello ma di Biasci, van de Putte, Sounas... Dobbiamo essere bravi a difendere e farci trovare pronti quando c'è da andare a fare male". 

In questo primo scorcio di campionato il Bari ha dato l'idea di avere qualche difficoltà nella creazione delle occasioni da gol: "Lavoriamo per trovare il modo di renderci pericolosi, che non vuol dire necessariamente schierare cinque attaccanti. Ci sono squadre che giocano con un solo attaccante e sono molto pericolose. Il nostro campionato è iniziato nel momento in cui è finito il mercato, solo allora ci siamo completati. Recuperiamo Diaw, sul quale abbiamo puntato dall'inizio e stiamo facendo crescere chi non ha fatto il ritiro con noi. Dobbiamo accelerare, nessuno ci aspetta".

L'atteggiamento che avrà il Catanzaro sarà un'incognita dopo lo 0-5 subito in casa dal Parma: "Sono andato a informarmi, il Catanzaro nell'ultimo anno ha perso due partite nello scorso campionato, e quest'anno una in coppa Italia. Non posso pensare che una sconfitta dopo così tanto mini le certezze di un gruppo. A maggior ragione che hanno Vivarini in panchina, hanno la possibilità da neopromossa di poter perdere qualche partita e fare un campionato tranquillo. Senza nulla togliere al Parma che ha meritato, a loro è andato tutto bene e al Catanzaro tutto storto. Penso che domani affronteremo una squadra che ha le sue certezze. Me li aspetto prudenti, ma dentro una partita ci sono più partite. Noi a Pisa siamo stati forse troppo prudenti nei primi 25' col Pisa, poi siamo andati a far male".

Sulla possibilità di rivedere nell'undici titolare il greco Koutsoupias: "A me piace molto, lo tengo in considerazione. La scorsa settimana ho scelto diversamente, questa volta può essere possa rientrare nei miei pensieri".

Su che idea si sia fatto del campionato finora: "Punto in più, punto in meno, le squadre che lotteranno per vincere saranno quelli che hanno meritato. Ora la classifica non è del tutto veritiera, cinque gare di cui tre col mercato aperto, squadre che devono recuperare partite. Ora non la guardo. So che per stare nelle prime posizioni bisogna avere continuità. Ci sono margini per capire".

Su come procede l'inserimento di Achik e Aramu: "Non abbiamo mai avuto Diaw se non per una decina di minuti. Aramu anche se l'ho buttato dentro, sta crescendo di condizione, Achik deve lavorare tanto con noi, noi dobbiamo capire le sue caratteristiche. Chuwku a livello fisico può stare con noi, deve migliorare a livello tecnico-tattico, ci ha fatto una grazia segnando quel gol".

Belle le parole spese per Vincenzo Vivarini, allenatore dei calabresi, grande ex di questa sfida: "Per me il mister è anche un amico, abbiamo fatto il corso da allenatori insieme a Coverciano. Abbiamo passato anche tempo libero insieme, ci siamo sentiti, confrontati. Lo stimo proprio come persona e credo abbia dimostrato di essere un allenatore bravo, che ha vinto campionati. In B serve la squadra, altrimenti è difficile. Vorrà dimostrare, fare punti, non deve dimostrare nulla. A Bari ha fatto benissimo, nella stagione del covid è arrivato a un passo dalla promozione in un campionato che quell'anno aveva una Reggina davanti a tutti, poi il torneo fu interrotto, merita solo complimenti".

Si può dire che il Bari attuale sia una squadra ancora da scoprire: "Non ho avuto la possibilità di allenare tutta la squadra insieme, non abbiamo avuto tanto tempo. Il primo anno iniziammo col covid in ritiro, il secondo anno la squadra fu formata quasi alla fine. Sono curioso di capire ciò che può venir fuori. Bisogna lavorare, possono esserci intoppi, ma conta il risultato finale".

Sulla condizioni fisica della squadra: "Io parlo di inerzie emotive. La testa fa tutto, le squadre in questa fase stanno tutte bene. Non posso credere che dopo due mesi di campionato le gambe non girino. L'ultima partita ci dice che siamo arrivati in fondo meglio dell'avversario. So che il Catanzaro sta bene fisicamente".

Infine, sulle esclusioni eccellenti: "Ci sono dei giocatori che anche quando non sono al 100% possono essere utili alla squadra. Ho sempre fatto le scelte che pensavo giuste. Il primo anno lasciai in panchina Antenucci, feci giocare Simeri con Cheddira, guardo quello che vedo sul campo, senza pensare al nome o al cognome. La settimana scorsa ho lasciato fuori il capitano perché pensavo Zuzek stesse meglio di lui. Ci sono dei giocatori che lasci fuori malvolentieri perché anche nel loro momento peggiore potrebbero essere utili alla squadra". 

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