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Cornacchini: "Squadra a lavoro per creare spazi quando gli avversari si chiudono"

Il tecnico biancorosso ha parlato a due giorni di distanza dalla sfida in casa del Città di Messina: "Campo piccolo e sintetico può essere un ostacolo ma dobbiamo pensare a noi"

Tra due giorni il Bari - che nell'ultimo turno ha pareggiato in casa contro l'Acireale - sarà impegnato nell'ultima partita prima delle due settimane di sosta del campionato di Serie D. Domenica pomeriggio i galletti dovranno vedersela in trasferta contro il Città di Messina, compagine in lotta per evitare i play-out.

Uno dei principali ostacoli legato alla partita contro i siciliani, alla quale non potranno assistere i sostenitori biancorossi su decisione del Prefetto messinese, sarà il campo sintetico del Marullo (detto Despar Stadium) sul quale il Città di Messina ha traslocato dopo aver giocato le prime partite del campionato al San Filippo.

"Il campo potrebbe crearci qualche difficoltà - ha esordito il mister dei biancorossi Giovanni Cornacchini in conferenza stampa -. E' un sintetico piccolo. Non è una scusa, so che dobbiamo preoccuparci soprattutto di noi. Oggi provato alcune giocate da centrocampo per cercare di trovare spazi quando questi non ci sono. Chissà, poi magari verranno a prenderci alti ma credo che la loro sarà una partita sulla difensiva. Su un campo piccolo, possono avere dei vantaggi".

Contro l'Acireale errata lettura della partita

Cornacchini è tornato anche sulla gara pareggiata in casa contro l'Acireale nell'ultimo turno di campionato: "Ogni partita ha le sue difficoltà. Nel primo tempo l'abbiamo non siamo stati abbastanza bravi a leggere la partita. Avevo chiesto ai miei di non rimanere fermi in assenza di spazi. Nella ripresa, invece, non c'è stata partita: ci siamo mossi molto di più mettendo in campo una maggiore intensità e siamo riusciti a recuperare. Probabilmente avremmo meritato la vittoria".

Uomini e moduli: nessuna rivoluzione

Sullo stato di salute dei suoi Cornacchini è parso tranquillo: "L'unico che si è allenato un po' meno in settimana è stato Mattera, a a causa di un problema intestinale, si è allenato un po' meno" ha detto. Il difensore, tuttavia, dovrebbe essere regolarmente convocato. Rispetto ai piani tattici, l'allenatore del Bari non ha in mente rivoluzioni: "Non cambieremo modulo, non c'è niente da stravolgere. Ci muoviamo tra il 4-2-3-1 e il 4-3-3. Ai miei attaccanti chiedo un lavoro importante che a volte prescinde dal goal. Il goal è una conseguenza, al primo posto ci sono la squadra e il risultato. Posso dire che ora li conosco bene e so come e quando stimolarli, provocarli o coccolarli. Cerco di fargli tirare fuori il meglio". Nessuna indicazione sulla possibile titolarità di Iadaresta, attaccante che contro l'Acireale ha trovato la sua prima rete coi biancorossi: "Non è detto che perché uno fa gol debba automaticamente giocare per forza. Iadaresta sta facendo bene, ci aiuta perché possiede una struttura fisica importante che gli altri centravanti in rosa non hanno. Se riusciamo a servirlo bene ci può dare una grossa mano".

Chi al posto di Brienza?

A causa di un doppio cartellino giallo rimediato negli ultimi istanti di gioco della partita casalinga, a Messina non sarà a disposizione Ciccio Brienza, squalificato per un turno. Il principale indirizzato per sostituire il numero 10 sembra essere Samuele Neglia, la sua posizione, tuttavia, potrebbe variare rispetto a quella abitualmente occupata dal capitano dei galletti: "Neglia potrebbe giocare più esterno. Ha caratteristiche diverse da Brienza. Ciccio è in grado di far cose che gli altri non riescono. Il 4-2-3-1 con Neglia è una soluzione praticabile ma vedo un calciatore diverso dietro la prima punta, che non è Neglia". Circa la possibilità di vedere la sua squadra con due centravanti Cornacchini non ha chiuso del tutto la porta ma ha fatto presente quali sono le difficoltà per questa soluzione: "Si può fare tutto ma in Serie D sei condizionato dall'impiego dei giovani, non è facile. Ci sono momenti in cui si può fare. Simeri e Iadaresta possono giocare assieme, anche con Floriano e Piovanello, il problema di giocare con quattro giocatori offensivi è che costringe i mediani a spendere tanto. Ci sono da fare tante valutazioni. È difficile dire che partita sarà, è più probabile capirlo a gara in corso".

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