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Corteo per la città con bici, skate e monopattini, è lo sciopero per il clima di Fridays for future: "Cambiamo ora"

Una ventina di attivisti hanno dato vita alla manifestazione partita da largo Giannella con destinazione Parco 2 Giugno, dove è stata organizzata un'assemblea: "La Cop26 momento decisivo"

“Ripresenteremo un documento al sindaco Antonio Decaro come abbiamo fatto in passato per rappresentare le nostre richieste, su verde pubblico, mobilità, edilizia”. Giorgia Mira è una giovane studentessa universitaria ed è un’attivista di Fridays for Future. Assieme a una quindicina di partecipanti ha dato vita alla manifestazione per ricordare l’emergenza climatica e la necessità ai potenti della Terra di cambiare registro, porre rimedio. È il movimento globale nato dal coraggio, la coerenza e la tenacia di  Greta Thunberg. I giovani vogliono un cambiamento ora, subito e lo ripetono assieme prima di partire con la manifestazione che li ha visti girare per la città in bicicletta, monopattino, skate e a piedi, da largo Giannella fino a Parco 2 Giugno dove, è andata in scena un’assemblea di sensibilizzazione denominata “Sciopero globale per la giustizia climatica”, cui hanno partecipato associazioni, studenti, docenti universitari e di scuola, altri attivisti.

“Ci mobilitiamo nel giorno dello sciopero per il clima – spiega ancora Mira – perché c’è un’istanza globale e locale. Il primo novembre ci sarà la Cop 26  e non permetteremo che venga fatto nuovamente green washing come avvenuto a Milano nella pre Cop”. La Cop 26 è òa conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, con obiettivi quinquennali. È figlia della Cop 21 che si tenne a Parigi nel 2015. Il green washing è il termine che indica misure apparentemente utili all’ambiente e alla salute per invertire la tendenza del surriscaldamento globale ma che nella realtà rimangono inefficaci, utili solo a spot politici.

“Andando per la città i bicicletta, a piedi e sugli skateboard – aggiunge Mira – vogliamo porre l‘attenzione pubblica e dell’amministrazione della città sulla mobilità sostenibile. Non basta il bonus per le bici e i monopattini, se si vuole veramente iniziare a Bari un processo di riconversione ecologica bisogna dotarla di piste ciclabili sicure, attuare i bici plan, rendere veramente l’azione efficace ed efficiente. Per questo siamo in piazza, per pensare globale e agire locale”.

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