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Parco Rossani, a un mese dalla mancata apertura si attendono gli ultimi interventi. I residenti: "Via de Bellis pericolosa"

Le giostrine sono state sistemate lo scorso luglio. Anche i 192 nuovi alberi sono stati piantati, il campo di basket attrezzato e l’impianto di illuminazione testato, ma l'inaugurazione prevista per la fine di luglio è slittata

Le giostrine sono state sistemate lo scorso luglio. Anche i 192 nuovi alberi sono stati piantati, il campo di basket attrezzto e l’impianto di illuminazione testato e attivato da giorni. Ma l’apertura del Parco Rossani all’interno dell’ex caserma nel cuore di Bari tra le vie de Bellis, Petroni e Benedetto Croce è slittata ancora. Era prevista per la fine del mese scorso. E mentre i lavori sui circa 30 mila metri quadrati dell’area si sono fermati nelle ultime settimane, si attendono segnali sulla possibile, imminente, inaugurazione.

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Nel frattempo attorno all’area, tra le aiuole si scorge qualche rifiuto, bottiglie di plastica e mascherine, segno che qualcuno, se pur non autorizzato, ha usufruito dello spazio. “Ci sono entrati più volte alcuni ragazzini – racconta Maria, una signora che abita in uno degli stabili confinanti con l’extramurale Capruzzi, che si affacciano sul parco – che hanno scavalcato la recinzione e usato la piattaforma per gli skate, fino a che non sono intervenuto gli agenti della polizia locale. È da luglio che non vediamo operai al lavoro – aggiunge – mentre speriamo, e attendiamo, che sia sistemata via Vitantonio de Bellis. L’asfalto è sconnesso, ci sono insidie, ieri è caduto un signore anziano soccorso dai passanti che si è rotto parte dei denti. Mesi fa era toccato a una donna, sempre anziana. Non si può lasciare in queste condizioni”.

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Nel frattempo attorno all’area, tra le aiuole si scorge qualche rifiuto, bottiglie di plastica e mascherine, segno che qualcuno, se pur non autorizzato, ha usufruito dello spazio. “Ci sono entrati più volte alcuni ragazzini – racconta Maria, una signora che abita in uno degli stabili confinanti con l’extramurale Capruzzi, che si affacciano sul parco – che hanno scavalcato la recinzione e usato la piattaforma per gli skate, fino a che non sono intervenuto gli agenti della polizia locale. È da luglio che non vediamo operai al lavoro – aggiunge – mentre speriamo, e attendiamo, che sia sistemata via Vitantonio de Bellis. L’asfalto è sconnesso, ci sono insidie, ieri è caduto un signore anziano soccorso dai passanti che si è rotto parte dei denti. Mesi fa era toccato a una donna, sempre anziana. Non si può lasciare in queste condizioni”.

Nel tratto terminale della strada, solo in teoria inaccessibile, perché le transenne sono state divelte, sono presenti sterpaglie, rifiuti, odore di urina e un passaggio angusto, che qualcuno si avventura ad affrontare. L’asfalto è sconnesso per larga parte della sua estensione. “Qui la sera avviene di tutto - racconta ancora la donna residente ai confini del Parco -, il minimo è che della gente venga a fare dei bisogni”.

Il sole e le alte temperature del tardo mattino non invitano certo a utilizzare l’area, perché le giovani piante non sono certo in grado di creare ombra. Non tutte le aiuole sono state invece attrezzate col prato inglese (la superficie verde rispetto al progetto iniziale è stata comunque ampliata da 4 mila a 12mila metri quadrati). Perché la città possa ammirare e godere dell’opera disegnata dall’architetto Massimiliano Fuksas (prevede anche il Polo bibliotecario regionale finanziato dalla Regione Puglia con 9 milioni 700mila euro) bisognerà attendere ancora.

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