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Domenica, 28 Aprile 2024
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Nuove strutture, attività di formazione e laboratori urbani: ecco il restyling dell'hub giovanile 'Spazio13' nel quartiere Libertà

Gli interventi rientrano nel progetto comunale 'Bari Community Hub': oltre ai lavori di ammodernamento degli ambienti, le attività di 'cantieri spaziali' prevedono iniziative educative avviate dalle associazioni di quartiere

Il progetto 'Bari Community Hub' (Bch), ammesso a finanziamento per un valore di 2.173.908 euro, mira a riqualificare e rafforzare le due strutture comunali, lo 'Spazio13' nel quartiere Libertà e l’Accademia del Cinema di Enziteto nel quartiere San Pio. Gli interventi rientrano nell'abito della strategia regionale 'PugliaIn',  finalizzata alla promozione dell’innovazione sociale e allo sviluppo dell’economia sociale nel territorio locale. 

La Regione Puglia aveva invitato, nel 2021, i sei Comuni capoluogo, tra cui Bari, a partecipare a una procedura negoziale per candidare proposte progettuali plurifondo (Fesr ed Fse) finalizzate al potenziamento infrastrutturale e dei servizi degli Hub di innovazione sociale. L'amministrazione locale del capoluogo pugliese ha così deciso di candidate il progetto 'Bari Community Hub', prevedendo interventi di rifunzionalizzazione e ammodernamento degli ambienti e delle dotazioni tecnologiche di 'Spazio13' e dell'Accademia del Cinema di Enziteto, oltre ad un rilancio complessivo dei servizi, per ampliarne e qualificarne la fruizione e migliorarne le performance, non solo in termini di offerta e di sviluppo, ma anche di apertura ai quartieri e di sostenibilità gestionale.

In particolare, per quanto concerne la parte Fesr, su 'Spazio13' il Comune ha previsto un intervento generale di riqualificazione dell’hub sotto il profilo impiantistico e architettonico e una riorganizzazione funzionale dei cinque livelli della struttura migliorando la fruizione sociale degli spazi pubblici esterni, per garantirne una maggiore apertura e permeabilità al quartiere.

'Spazio13', sorto nel 2017 dalla riconversione della ex scuola media Melo da Bari, non è mai stato oggetto di interventi di ristrutturazione e sconta una vetustà di tipo estetico (l'aspetto di una vecchia scuola degli anni '60), ma soprattutto di tipo impiantistico e spaziale. Inoltre non è presente un’area realmente pubblica di transito nel Community Hub che possa fungere da spazio di aggregazione per i residenti del quartiere e gli spazi esterni appaiono inadeguati all’uso, spogli e dequalificati.

L’intervento 'Bari Community Hub', grazie al sostegno di Regione Puglia e a un cofinaziamento di un milione su fondi Pon Metro del Comune di Bari, mira a colmare questi gap, non modificando la struttura, ma agendo sulla sua forma estetica, fisica e impiantistica.

Il nuovo assetto spaziale prevede di destinare il piano interrato al making per la produzione di oggetti con macchine a controllo numerico con un fablab e un laboratorio di falegnameria a forte vocazione didattica. Al piano rialzato troveranno posto lo spazio per eventi e un open space molto flessibile destinato allo studio e a ospitare incontri culturali e riunioni. Il primo piano sarà destinato completamente alla didattica, in coerenza con la visione originaria 'From School to School' di 'Spazio13', orientata alla formazione, mentre il secondo piano accoglierà attività orientate alla didattica e uno spazio lettura a scaffale aperto. Il terzo piano, oltre ad ospitare gli ambienti in cui opera la galassia di soggetti che popolano 'Spazio13', accoglierà funzioni quali laboratori formativi del food, bistrot, di roasting e di bar tending e laboratori per la produzione e la ricerca nel segmento dell’hospitality, assieme a sale riunioni e spazi comuni.

L’intervento prevede anche l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche rendendo l’hub un luogo pienamente accessibile e aperto al quartiere. Il progetto prevede, infine, numerose soluzioni architettoniche che adegueranno l’edificio agli standard europei, con spazi modulabili, ambienti ampi e una grande vetrata che connetterà il piano rialzato al cortile, costituendo un continuum spaziale che caratterizzerà l’hub e il suo dialogo con il quartiere Libertà.

Sul fronte dei servizi, la proposta 'Bari Community Hub' ha selezionato in co-progettazione una rete di realtà locali che operano nell’hub, per accompagnare questo cantiere di trasformazione attraverso iniziative di formazione, attivismo urbano, coinvolgimento di operatori e residenti, auto-recupero di spazi e partecipazione.

La proposta selezionata, promossa da 7 realtà di quartiere costituite in Ats (Associazione Tou Play, Lan - Laboratorio Architetture Naturali, Cooperativa Alice, Istituto Salesiani Redentore, Gep - Gruppo Educhiamoci alla Pace, Centro di Servizio al Volontariato San Nicola, Associazione Opificio Sociale delle Idee) ha il nome di 'Cantieri Spaziali: Persone Progetti Possibilità' e, coerentemente con la mission di educazione non formale, originaria dell’hub, mira a consolidare l’ampia rete di partenariato generata negli anni dentro e fuori 'Spazio13', ampliando l’offerta di opportunità per i giovani e i residenti attraverso iniziative laboratoriali, di formazione e di animazione.

A partire dal suo avvio, nel mese di giugno, 'Cantieri Spaziali' ha già attivato 23 attività formative per un totale di 401 ore, con 200 utenti coinvolti attraverso metodi formativi innovativi in grado di generare competenze e un approccio disciplinare articolato su più livelli: creatività, tecnologia, ecologia, management, progettazione e imprenditorialità. Nei prossimi giorni partiranno altrettanti percorsi che coinvolgeranno più di 300 utenti in percorsi gratuiti presso ile sedi dei soggetti partner.

Il programma, che alterna lezioni frontali in aula e workshop, residenze, testimonianze e visite studio, è strutturato su tre linee direttrici: 'Arte e Cultura', 'Making e Artigianato' e 'Innovazione sociale'. Si rivolge a un target compreso tra i 14 e i 35 anni e le proposte sono costruite e organizzate per tre fasce d’età: 14/18 anni, 18/25 e 25/35, con attività mirate e suddivise in base a interessi, obiettivi e necessità. I destinatari diretti del progetto successivamente assumeranno il ruolo di 'ambasciatori' delle attività di 'Cantieri Spaziali', generando un effetto contagio sul quartiere e la città.

"Dall’anno in cui ci siamo insediati, nel 2014 - ha sottolineato l’assessora alle Politiche giovanili ,Paola Romano - abbiamo messo al centro della nostra azione amministrativa i giovani della città con le loro esigenze di studio, sociali e le legittime aspettative culturali e di crescita, in un contesto urbano del Mezzogiorno fortemente segnato da un costante fuga di cervelli al nord Italia o all’estero, una significativa presenza di Neet (giovani che non studiano né lavorano) e una profonda crisi motivazionale. Community Hub è centrale, perché rappresentano i luoghi elettivi dell’aggregazione giovanile e consentono di creare, all’interno delle città, community professionali informali per condividere idee, competenze e risorse, specie nei quartieri più fragili e periferici della città, come il Libertà. In questi anni Spazio13, grazie all’impegno delle associazioni che lo abitano, ha attratto capitale umano dal quartiere, dall’intera città e area metropolitana e l’ha moltiplicato, prodotto cultura e spazio di critica, offerto servizi come lo sportello per migranti o l’avvocato gratuito per minori di Save the children, dato ai più piccoli possibilità di gioco e aggregazione, offerto semplicemente un luogo dove gli adolescenti possono ritrovarsi. L’energia delle persone ha reso questo spazio vetusto un luogo bello. Ora è il momento di migliorare questo luogo e di abbattere le barriere architettoniche presenti, ma al tempo stesso di avvicinare tante altre persone con i percorsi di formazione informale".

"Attraverso il finanziamento di hub di innovazione sociale abbiamo voluto favorire da un lato soluzioni dal punto di vista del potenziamento delle infrastrutture e delle attrezzature, dall’altro il miglioramento delle condizioni di accessibilità ai servizi innovativi da parte dei cittadini - ha dichiarato l’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone - Abbiamo inteso, inoltre, sostenere esperienze di contatto con il mondo del lavoro per giovani professionisti inoccupati e stimolare l’animazione di spazi pubblici per i cittadini. Il fine comune è promuovere la coesione sociale".

"Nel 2017, anno in cui Tou.Play ha partecipato alla fondazione di 'Spazio13' - ha spiegato Giacomo Carlucci, coordinatore del progetto 'Cantieri Spaziali' - abbiamo promesso di lavorare sempre con un duplice obiettivo: renderlo un punto di riferimento per il quartiere Libertà e una palestra di formazione per la community che lo popola, un luogo sicuro dove allenare e sviluppare competenze. Cantieri Spaziali è un progetto che abbiamo immaginato insieme a tutti i partner e plasmato come un’opportunità per valorizzare e diffondere sul territorio le competenze sviluppate e consolidate negli anni di lavoro a Spazio13, oltre che ulteriore momento di crescita per tutta la community legata a questo hub. Vogliamo lavorare sul livello della qualità dell'offerta al territorio attraverso l'adozione di un modello di governance partecipato e condiviso tra gli enti del terzo settore coinvolti, le risorse umane ad essi legate e le professionalità presenti nella community di riferimento".

"Con il progetto 'Spazio13' - ha commentato Serena Defilippo, coordinatrice del progetto 'Cantieri Spaziali' - da ormai 6 anni stiamo attuando interventi sul territorio che possono migliore la qualità della vita degli abitanti del quartiere. Abbiamo ascoltato istanze e bisogni cui spesso è difficile dare una risposta concreta e immediata, ma non per questo viene meno il nostro impegno nel provarci. Ci auguriamo che Cantieri spaziali e tutte le progettualità che hanno luogo a 'Spazio13' possano essere una reale risposta ad alcuni dei bisogni che abbiamo intercettato negli anni, come la necessità di socializzazione, di orientamento al lavoro e creazione di valore sul territorio".

I Community Hub

Nati nelle grandi città europee da occasioni di riuso di spazi pubblici sottoutilizzati o dismessi (come nel caso delle due ex scuole che oggi ospitano Spazio13 e l’Accademia del Cinema dei Ragazzi - al centro del progetto Bch), i Community Hub rappresentano un'opportunità di riconversione funzionale di edifici abbandonati, proponendosi nei quartieri fragili come luoghi di ricerca, azione, contaminazione ed elaborazione condivisa di nuove forme di socialità e di pratiche sperimentali giovanili.

I Community Hub sono tendenzialmente spazi ibridi (ospitano una molteplicità di servizi e attori), trans-settoriali (welfare, formazione, lavoro, produzione culturale), aperti e informali (stimolano la partecipazione della comunità e la continua fertilizzazione delle idee), comunitari (promuovono forme responsabili di community governance) e hanno come specifico obiettivo quello di elaborare risposte nuove in forma collaborativa ai bisogni e alle istanze del territorio entro cui si insediano.

Spazio 13

Spazio13 nasce dalla volontà del Comune di Bari, nel 2017, dalla riconversione della ex scuola media 'Melo da Bari', nel quartiere Libertà, in hub di innovazione sociale, con il sostegno di un bando Anci sulla rigenerazione urbana attraverso la creatività.

Il centro si sviluppa su cinque livelli per un totale di circa 2.000 metri quadri, di cui 1.500 coperti e 500 scoperti, e sperimenta dal principio una governance pubblico-privata innovativa che promuove il dialogo tra il Comune di Bari e 13 sigle associative locali, selezionate tramite una call di co-progettazione.

Negli anni, Spazio13 si afferma nel quartiere e nella città come modello di scuola informale, aggregando in forma di incubatore di innovazione sociale più di 30 organizzazioni nel campo della produzione musicale, della comunicazione visiva e digitale, dell’arte performativa, della fotografia, del gaming e dell’inclusione attiva di famiglie, bambini, adolescenti e migranti.

Al piano seminterrato ospita un teatro e uno spazio eventi, al piano rialzato le stanze di hosting e di falegnameria, al primo, secondo e terzo piano un’alternanza di laboratori di didattica informale (design, start-up di impresa, comunicazione visiva e digitale) e spazi specializzati per auto recupero, prototipazione 3D, sale performance e studi di registrazione musicale.

Spazio13 si rivolge principalmente a un’utenza ibrida, tra il non profit e il profit, con un dialogo con il mondo associativo giovanile e universitario, che vive il Community Hub come spazio di studio di incontro, di scambio, di co-progettazione, di lavoro, di produzione e di networking.

L’obiettivo di Spazio13 è quello di costituire una centralità significativa per l’universo giovanile e creativo, dentro il programma di rigenerazione urbana del Libertà.

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