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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Aule, laboratori, alloggi per studenti e aree verdi: nell'ex caserma Magrone a Bari nascerà il 'Parco dell'Innovazione'

Siglato a Roma l'accordo per la riqualificazione dell'area che sarà trasformata in campus universitario, con spazi al servizio del Politecnico, giardini e impianti sportivi aperti alla cittadinanza

Da ex struttura militare a 'Parco dell'Innovazione', con spazi destinati al Politecnico di Bari e aree verdi aperte a tutta la cittadinanza. E' quanto prevede il progetto di riqualificazione dell'ex caserma Magrone a Bari, destinata a diventare un campus universitario con aule, laboratori, 150 alloggi per gli studenti, ma anche spazi verdi e impianti sportivi a disposizione dell'intera collettività. 
 
L’intesa istituzionale sul riutilizzo del complesso immobiliare dello Stato è stata sottoscritta oggi a Roma, alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dal Sindaco di Bari, Antonio Decaro, dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, dal Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, e dal Presidente dell’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Puglia (Adisu), Alessandro Cataldo.

L’intervento sull’ex caserma, è stato spiegato, "è finalizzato a dare concreta risposta ai fabbisogni logistici della Pubblica Amministrazione, alle esigenze di aule didattiche e laboratori destinati alla ricerca per il Politecnico di Bari, alla necessità di creare nuove residenze e alloggi universitari per gli studenti fuori sede, per 150 posti". Prevista anche la realizzazione di un parco caratterizzato dall’utilizzo di materiali eco-compatibili e tecnologie innovative integrate con l’architettura e il paesaggio per la produzione di energia pulita, in grado di determinare un contesto urbano resiliente ai cambiamenti ambientali, sociali ed economici". La creazione del nuovo Parco dell’Innovazione fa parte del processo di rigenerazione urbana che metterà a disposizione della città oltre 20 ettari di verde e rappresenterà un’importante connessione ecologica tra l’area del Parco della Giustizia, quella dell’ex caserma Magrone e dell’ex Ospedale Bonomo, favorendo l’integrazione dei quartieri interessati.

Il complesso immobiliare dell’ex caserma Magrone si trova nel quartiere San Pasquale e si estende per circa 100mila mq: al suo interno ospita 30 edifici con destinazioni differenti, tra capannoni adibiti a magazzini, edifici destinati ad alloggi e a uffici, percorsi carrabili e pedonali, aiuole. Nella parte centrale del complesso si trova “Villa Stoppelli”, una palazzina già presente prima della realizzazione del comprensorio militare, dichiarata di interesse storico-artistico.

“Il Parco dell’innovazione sarà un luogo di integrazione e di aggregazione all’insegna della sostenibilità - ha dichiarato la ministra Bernini intervenendo alla presentazione dell'accordo - Andiamo oltre il concetto classico di campus universitario, perché si tratta di riqualificare aree pubbliche ridonandole al territorio e trasformarle a misura di studente, grazie a una collaborazione virtuosa tra istituzioni. È anche un nuovo modello di integrazione università-città che mette al centro il benessere dei nostri ragazzi e le esigenze dei cittadini che chiedono una città dinamica e aperta al nuovo. Sono certa che questo Parco darà un nuovo impulso non solo al Politecnico e alla città di Bari ma, grazie alla offerta didattica, ai suoi luoghi di aggregazione e ai futuri nuovo posti letto, sarà motivo di affermazione anche qui dell’Erasmus nazionale”.

La direttrice dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, ha sottolineato l’importanza di rafforzare le sinergie tra le istituzioni per raggiungere risultati concreti in tempi certi. “Gli interventi sull’ex caserma Magrone – ha aggiunto dal Verme – fanno parte di una strategia più ampia che l’Agenzia del Demanio ha avviato in tutto il Paese, in condivisione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, affinché gli immobili dello Stato utilizzati poco o del tutto inutilizzati, o comunque disponibili, vengano riqualificati in funzione dei fabbisogni delle PA e delle necessità dei Territori, ivi incluse le residenze universitarie, dando un contributo fattivo alla rigenerazione urbana delle città italiane. Le professionalità e le competenze tecniche dell’Agenzia del Demanio sono dunque al servizio delle Amministrazioni per offrire supporto nell’attività di pianificazione, per garantire una progettazione di qualità e l’utilizzo ottimale degli immobili, massimizzando l’impatto sociale e ambientale sul tessuto urbano”. Nel caso di Bari dal Verme ha ricordato che è in corso di realizzazione il Parco della Giustizia sull’area delle ex caserme Milano e Capozzi, mentre per la rifunzionalizzazione dell’ex Ospedale Bonomo a breve verrà sottoscritto un Protocollo d’Intesa con la Regione Puglia e l’Adisu.

“La Regione Puglia è l’anima di questo progetto di rigenerazione urbana insieme ad Agenzia del Demanio, Politecnico e Comune di Bari, Adisu Puglia – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - L’intervento, che coinvolge anche le forze dell’ordine che avranno nel complesso un adeguato spazio per le loro attività, rappresenta un modello su scala nazionale di collaborazione istituzionale finalizzata ad attività di ricerca, innovazione e accoglienza degli studenti italiani e stranieri per la loro formazione. Con questa operazione prevediamo di inserire una residenza universitaria a valere sull’FSC 2021-27, azioni di trasferimento di competenze tecnologiche alle imprese e anche il riordino del sistema della mobilità promosso da Regione Puglia con Ferrovie Sud Est e con Rfi, finanziando le due nuove stazioni Campus ed Executive sulla linea Bari-Brindisi e un intervento per il superamento del passaggio a livello di via Oberdan. Si tratta quindi di un punto strategico nella prospettiva di Puglia Regione Universitaria: il capitale umano è un patrimonio inestimabile per lo sviluppo del territorio e per avviare collaborazioni con i Paesi dell’area del Mediterraneo e dei Balcani”.

“Con questo progetto - ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro - Bari dà sostanza alla visione di una città universitaria che agli elevati standard formativi raggiunti dalle nostre Università unisce servizi, bellezza e luoghi accoglienti in grado di migliorare la vita degli studenti a Bari e rendere la nostra città attrattiva nei confronti di ragazze e ragazzi provenienti anche da altri territori. Grazie alla collaborazione con l’Agenzia del Demanio e le altre istituzioni coinvolte potremo restituire ai baresi un altro luogo chiuso e inutilizzato che si aprirà alla città offrendo ai cittadini e agli studenti una grande area verde pubblica. L’utilizzo dello spazio pubblico in un’ottica sostenibile è stato un asset strategico che ha contraddistinto gli ultimi dieci anni di amministrazione e di sviluppo urbano: la caserma Rossani, le caserme Milano e Capozzi, la caserma dell’Aeronautica di Corso Sonnino sono tutti luoghi che non solo saranno riqualificati e riutilizzati ma che portano con sé una prospettiva di futuro da condividere con la città. Il progetto di rigenerazione dell’ex caserma Magrone è un ulteriore atto di sinergia istituzionale che rimette in circolo luoghi, competenze, sostenibilità e futuro attraverso lo studio e la ricerca che in questi nuovi spazi si coltiveranno”.

“Oggi abbiamo ufficialmente avviato il percorso per realizzare un grande progetto di riqualificazione del patrimonio pubblico e soprattutto un nuovo modello di sinergia istituzionale per la crescita del territorio – ha sottolineato il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino. “Il Parco dell’Innovazione, infatti, non sarà soltanto la nuova casa del Politecnico di Bari, ma un polo di ricerca e sviluppo internazionale sui temi-chiave dei prossimi anni, aperto alle imprese, alle startup, agli studenti e ai docenti di tutta Italia e del Mediterraneo. Con questo progetto, Bari e la Puglia potranno rafforzarsi come laboratorio di nuove tecnologie e sistemi per lo sviluppo sostenibile, in coerenza con gli obiettivi di crescita e di competitività del Paese”.

Il Presidente Adisu, Alessandro Cataldo, ha dichiarato infine: “Questo protocollo si sposa perfettamente col progetto già in atto fin dal 2019 denominato ‘Puglia Regione Universitaria’, promosso dalla Regione Puglia in sinergia con le Agenzie regionali strumentali  Adisu-Puglia (per diritto allo studio) e ASSET (per lo sviluppo ecosostenibile del territorio) e che ha già coinvolto pure la rete delle Città (Comuni di Bari, Lecce, Foggia, Taranto e Brindisi) e la rete delle Università (Università degli Sudi Aldo Moro, Politecnico di Bari, Università del Salento, Università degli Studi di Foggia e LUM - Libera Università Mediterranea Giuseppe Degennaro). Il confronto tra i diversi interlocutori ha fatto emergere una maniera nuova di intendere le residenze universitarie. Il recupero della ex caserma Magrone a Bari, segue la linea già intrapresa nelle città universitarie pugliesi,  dove importanti immobili di grande rilevanza storica, posti in luoghi strategici rispetto alle sedi di ateneo,  verranno riportati a nuova vita nel corso di un progetto di grande impatto per la comunità studentesca in termini di creazione di nuovi spazi per la residenzialità, per lo studio e per l'aggregazione, ma pure per l'intera comunità cittadina in termini di rigenerazione urbana, crescita culturale e interrelazione con le comunità studentesche.  ‘Cittadini, non solo studenti’ è il motto di questo innovativo progetto cui Adisu Puglia non farà certo mancare il proprio contributo, conferendogli il maggior valore portato dalla propria capacità di gestire al meglio le residenze per studenti”.

 
 

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