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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Sanità in Puglia, per gli operatori assistenziali "un buco da 230 milioni. Anche somme non date a Rsa?"

Ad affermarlo è Antonio Perruggini, presidente di "Welfare a Levante", associazione che racchiude un centinaio di operatori del settore assistenziale, che si chiede se "si può sostenere che le somme destinate a Rsa e centri diurni abbiano finanziato altri settori"

"Il buco finanziario della sanità in Puglia, pari a 230 milioni di euro, corrisponderebbe alle somme non date a Rsa e centri diurni. È un dubbio fondato che pone gravi preoccupazioni e interrogativi verso il settore che langue da tempo e che aspetta conferme delle autorizzazioni e degli accreditamenti approvati dalla Regione Puglia ma rimasti sulla carta": ad affermarlo è Antonio Perruggini, presidente di "Welfare a Levante", associazione che racchiude un centinaio di operatori del settore assistenziale, che si chiede se "si può sostenere che le somme destinate a Rsa e centri diurni abbiano finanziato altri settori". Lo riporta l'agenzia Dire.

"Riteniamo che l'assessore regionale alla Sanità della Puglia, Rocco Palese e il presidente Michele Emiliano debbano convocare ad horas le associazioni di categoria poiché siamo innanzi a un bivio ove la solidità del terreno è sempre più incerta - conclude -. Le loro risposte sono un dovere verso i cittadini che auspicano serenità e nessun altro gioco di prestigio che non siamo più disposti a tollerare".

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