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Cronaca Molfetta

Don Gino Samarelli da Molfetta verso l'Ucraina: pullman pieno di aiuti alimentari, "50 profughi saranno portati in Puglia"

Sul bus, su cui viaggiano anche una infermiera, un medico e un meccanico, saranno trasportate una cinquantina di persone, per lo più mamme e disabili diretti in Italia

Prosegue il viaggio di don Gino Samarelli, il parroco del Duomo di Molfetta partito per una missione umanitaria verso l'Ucraina con un carico di beni di prima necessità. Stamane attorno alle 5, il prete, secondo quanto riporta l'agenzia Dire, ha inviato un messaggio whatsapp alla diocesi di Molfetta con un aggiornamento sul viaggio: "Attualmente siamo a Santa Maria La Longa (Udine) nel centro don Orione. Abbiamo sentito Leopoli e ricevuto un primo elenco con le istruzioni". 

Sul bus, su cui viaggiano anche una infermiera, un medico e un meccanico, saranno trasportati una cinquantina di profughi, per lo più mamme e disabili diretti in Puglia. "Abbiamo scaricato le derrate alimentari qui perché hanno contatti che rendono possibile la consegna via Polonia", racconta don Gino annunciando che alla frontiera ungherese di Beregsuràmy potrebbero esserci delle difficoltà. "La frontiera ungherese - spiega- è cattiva perché trattiene in tempo variabile a caso cinque o sei persone che identifica e poi rilascia. Il sacerdote rumeno che è lì, mi dice che l'ultima volta hanno aspettato 3 ore". Il pullman alle 18 dovrebbe arrivare in Ungheria dove ci sono i profughi. "

Alcuni ucraini si congiungeranno con parenti in Italia e noi li accompagneremo all'incontro - racconta don Gino - altri li consegneremo all'Incoronata di Foggia, altri resteranno da noi. Nel gruppo ci sono disabili e cinque 5 ciechi" anche se "al momento l'elenco non è completo perché l'ambasciata non me l'ha ancora consegnato". "In un momento drammatico come questo diventa importante compiere gesti concreti che danno forma alla speranza di noi tutti. Noi non vediamo l'ora di rivedervi qui e di sapere che decine di profughi hanno trovato la salvezza. Purtroppo è solo una goccia nell'oceano, ma siamo tutti chiamati a fare il possibile", commenta il vescovo della diocesi di Molfetta, monsignor Domenico Cornacchia.

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