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Cronaca Monopoli

Ai domiciliari per estorsione, minacciava le vittime per costringerle a non testimoniare

Tramite contatti telefonici o per mezzo di terze persone cercava di indurre le vittime a mentire al processo. L'uomo, un 59enne di Monopoli, era stato arrestato insieme ad altre sette persone in un blitz dei carabinieri a maggio dello scorso anno

Era finito ai domiciliari con l'accusa di estorsione, ma continuava a contattare le sue vittime - telefonicamente o attraverso terze persone - per indurle a mentire nel processo a suo carico.

Dopo le numerose prove raccolte dai carabinieri l'uomo, un 59enne di Monopoli, è stato condotto in carcere.

L’uomo era stato arrestato a maggio dello scorso anno insieme ad altre sette persone ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata in concorso, ai danni di diversi imprenditori e commercianti del luogo. In particolare l'indagine, denominata "Caffè stop" consentì di accertare l'esistenza di un gruppo di persone che chiedevano il pizzo ai diversi esercizi commerciali della zona, con richieste estorsive variabili da 200 a 500 euro al mese.

È stato documentato anche che gli arrestati agivano anche come "esattori a titolo professionale dei crediti altrui" e cioè soggetti che, in virtù della loro caratura delinquenziale, della capacità intimidatoria si proponeva come "intermediari" per risolvere dissidi privati tra terzi, esigendo minacciosamente i crediti e ottenendo l’adempimento nelle loro mani di parte del debito.

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