Neuropsichiatria infantile, due anni di attesa per una visita al Policlinico
La denuncia dei genitori dei piccoli pazienti raccolta dal coordinatore regionale di Futuro e Libertà, Giammarco Surico. Una situazione insostenibile, "resa ancora più grave da servizi territoriali carenti dal punto di vista del personale e delle attrezzature"
Più di due anni di attesa per una visita al Policlinico di Bari: è questa la situazione in cui si trovano i piccoli pazienti del reparto di Neuropsichiatria infantile. Un'unità operativa che da sola deve far fronte a tutte le richieste dell'area metropolitana barese, che conta più di 97mila minori.
A raccogliere la denuncia dei genitori dei piccoli pazienti è il consigliere e coordinatore regionale di Futuro e Libertà, Giammarco Surico, componente della Commissione Sanità della Regione Puglia. “Oltre due anni di attesa sono una infinità intollerabile per chiunque - sostiene Surico - immaginate cosa possano significare per un minore, di per sé ancora più fragile e che deve affrontare disturbi particolarmente delicati come quelli legati alla neuropsichiatria. E se, da un lato, il calvario è legato alla diagnosi che, evidentemente, non è certo precoce come dovrebbe - dati i tempi di attesa dilatati da un servizio pubblico ormai al capolinea in Puglia, grazie ad una gestione scellerata e alla colpevole latitanza dei due governi Vendola - dall’altro riguarda anche chi è già in cura”.
La situazione degli ammalati di queste patologie, infatti, sarebbe resa ancora più critica da servizi territoriali carenti dal punto di vista del personale e delle attrezzature, che rendono ancora più difficili le condizioni di vita di chi è già in cura, che spesso decide di recarsi altrove per ottenere servizi migliori.
“Dal pozzo senza fondo dei disservizi - sottolinea il consigliere di Fli, - emergono storie di disperazione e di annientamento dei diritti più elementari, il cui risultato è l’esponenziale aumento della mobilità passiva, meglio conosciuta come i viaggi della speranza fuori regione, la cui spesa ammonta ad oggi ad oltre 220 milioni di euro”.