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Cronaca

Santo Spirito e Palese 'ricicloni': porta a porta oltre l'80%. Da oggi kit disponibili a San Girolamo

Presentati i primi risultati del servizio. Il 10 ottobre via i bidoni a Catino, San Pio e Palese lato terra. Dal 7, invece, comincerà la distribuzione delle pattumelle nell'ultima sottozona, compresi Fesca e Marconi

'Convertire' porzione dopo porzione i quartieri al porta a porta come sta accadendo nel Municipio V dove, tra Palese e Santo Spirito, la percentuale di differenziata, a settembre, ha raggiunto, complessivamente l'80,15%. E' il dato principale fornito questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città per fare il punto sui primi mesi del servizio, avviato grazie alla partnership tra Comune, Amiu e Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) a giugno. Una campagna massiccia sul territorio, tra eventi, incontri e spot pubblicitari per coinvolgere i residenti e avviarli verso un cambiamento non semplice. Dopo aver coperto le prime due zone bersaglio nel corso dei mesi estivi, Santo Spirito e Palese lato mare, dal 10 ottobre i cassonetti spariranno a San Pio, Catino e nella parte 'terra' di Palese, con l'interessamento di 4600 famiglie e 165 attività commerciali le quali dal 24 luglio hanno cominciato a ritirare i kit con le pattumelle.

Entro l'anno completata anche la zona tra San Girolamo e Marconi

Da oggi, questi, saranno distribuiti anche nella sottozona quattro di questa prima fase, ovvero Fesca, San Girolamo e Marconi, coinvolgenzo altre 6300 utenze. Si prevede che entro l'anno il servizio possa partire anche qui, completando un primo importante step di avvio del servizio. Il 2018 dovrebbe vedere un'accelerazione importante, attualmente in fase di pianfiicazione: meglio continuare a coprire la 'corona esterna' dirigendosi verso San Paolo, Carbonara e Ceglie, oppure entrare direttamente in centro e avviare il porta a porta a Bari Vecchia, eliminando i bidoni dalla vista dei turisti? Verso fine anno se ne saprà di più. Nel frattempo il Comune sottolinea i risultati raggiunti: "Sono orgoglioso - afferma Antonio Decaro - perché abbiamo già coperto quartieri dove d'estate, di fatto, vi sono molte più presenze per via dei turisti. Dobbiamo svincolarci dalle discariche per un problema di costi, ambientale e di esaurimento delle stesse. In due mesi abbiamo già risparmiato 63mila euro su 18 mila abitanti, ovvero 378mila euro all'anno solo per quelle zone. Il porta a porta costa di più ma crea anche più occupazione".

Il Comune: "Oltre il 67% in meno dei rifiuti in discarica"

L'assessore Pietro Petruzzelli ha fornito un'analisi nel dettaglio di cosa e come si è conferito nelle pattumelle: "L'umido è balzato di oltre 30punti, al 40,85%, così come gli imballaggi e il vetro: entrambi erano sotto il 4 percento ma adesso sono rispettivamente al 9 e all'11. L'unica flessione riguarda la carta, scesa di alcuni decimali, attorno all'8%. In ogni caso è scesa del 67% la percentuale di rifiuti in discarica con 420 tonnellate avviate a recupero. Con la collaborazione del Conai faremo ulteriore attività di animazione territoriale attraverso ape car elettrici brandizzati, tricicli e portasacchi colorati durante gli eventi in città e nelle scuole, per spiegare come si differenzia correttamente". Proprio il presidente del Consorzio sottolinea la buona performance di Bari anche rispetto al resto d'Italia: "Si è subito raggiunto - ha affermato Giorgio Quagliuolo -  un livello d'eccellenza e si tratta di una delle migliori best practice nei comuni del Sud. Siamo impegnati ad assistere il Comune per far sì che questi risultati si possano estendere a tutta la città".

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