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Cronaca

"Attacchi ingiustificati", associazioni di volontariato contro Ruscitti: assistenza a rischio per la visita di Papa Francesco

L'annuncio dei presidenti regionali di Anpas, Federazione delle Misericordie e Croce Rossa Italiana in risposta alla "gravità di alcune affermazioni" del direttore del Dipartimento Salute della Regione, Ruscitti

Assistenza volontaria a rischio in occasione della visita di Papa Francesco a Bari. I comitati pugliesi di Anpas, Misericordie e Croce Rossa hanno infatti annunciato che non assicureranno la presenza di volontari nel corso dell'evento in programma domani, 7 luglio. Alla base della protesta, come spiegato in una nota diffusa dalle tre associazioni, "attacchi ingiustificati alle associazioni di volontariato dal mondo istituzionale". Potrebbero così mancare all'appello circa 400 volontari sui 600 che ad ora avevano dato propria disponibilità, due posti medici avanzati rispetto ai 4 previsti e 20 ambulanze in meno rispetto alle 31 previste. 

Le ragioni sono spiegate in una nota inviata, oltre che alla Regione, anche al Prefetto di Bari, al Questore e "a tutto il mondo politico".

"La gravità di alcune affermazioni - si legge nel comunicato - proferite anche in occasione dell’audizione del direttore del Dipartimento Salute della Regione – dott. Ruscitti -  sulla situazione del servizio 118 in Puglia, tenutasi due giorni orsono in Regione da parte della Commissione di studio e d’inchiesta sulla criminalità organizzata e spinte fino al punto di postulare la concreta e generalizzata esposizione delle associazioni convenzionate a fenomeni infiltrativi della criminalità organizzata,  ci obbliga ad annullare, nostro malgrado, l’intervento di centinaia di entusiasti volontari, già da tempo pianificato, che avrebbero dovuto garantire l’assistenza alla popolazione durante la visita di Sua Santità Papa Francesco prevista per il prossimo 7 luglio 2018 a Bari. Tali gravi ed ignobili congetture, proposte in maniera totalmente apodittica e senza alcun opportuno distinguo, offendono in primis quelli stessi volontari che quotidianamente si impegnano nel portare soccorso alla popolazione sia nel campo dell’emergenza-urgenza sanitaria sia nelle attività di Protezione Civile e, più in generale, nell’alleviare le quotidiane sofferenze delle fasce più deboli della popolazione. Ritenere tutti costoro come appartenenti ad un mondo losco se non addirittura correo di ambienti criminali è assolutamente falso e inaccettabile".

"Seppur evidente  - proseguono - quanto le Reti nazionali del Terzo Settore si spendano da tempo per garantire che le associazioni di volontariato basino il proprio operato sulla chiarezza e sulla trasparenza per assicurare un buon livello di welfare e, contemporaneamente, la cittadinanza attiva nei rispettivi territori (in questi proprio le Reti Nazionali sono in audizione alla Camera dei Deputati per la discussione sui decreti attuativi al Codice del Terzo Settore!), è altrettanto evidente come la politica regionale pugliese stia tentando di ottenere consenso su un suo precipuo obiettivo di governo utilizzando però una metodologia di bassissimo profilo con cui sta tentando strumentalmente di demolire forse l’ultimo baluardo di efficienza [FF1] in ambito sanitario, al netto dei necessari correttivi da noi stessi più volte proposti – non meritori di alcuna attenzione - e finalizzati ad elevare il livello di trasparenza gestionale. Noi per primi pretendiamo che gli Enti preposti, Regione in primis, individuino le eventuali Associazioni fasulle affinché vengano estromesse da ogni e qualsivoglia rapporto collaborativo con la Pubblica Amministrazione. La si smetta però con roboanti e distruttivi proclami".

"Siamo consapevoli dei disagi che conseguiranno dalla decisione collegialmente assunta e qui rappresentata ed in virtù della sua portata si è altresì deciso di evitare imbarazzi decisionali agli amici volontari della Croce Rossa Italiana - consapevoli del loro particolarissimo status giuridico - ma che, se pur presteranno la dovuta assistenza sanitaria all’evento, sottoscrivono la presente condividendone i contenuti anche in virtù del percorso unitario già avviato, finalizzato a sostenere e diffondere i principi fondanti dell’azione volontaristica".

La lettera si chiude con la richiesta "Agli Enti in indirizzo" "di attivare per la giornata di venerdì 6 luglio 2018 un tavolo tecnico-istituzionale a cui dovranno prendere parte i rappresentanti delle Organizzazioni che sottoscrivono la presente".   

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