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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Trentacinque chili di ricci e 40 di bianchetto senza tracciabilità: scatta sequestro a Bari

L'operazione della Capitaneria di porto: i prodotti erano a bordo di un'autovettura privata. Gli esemplari di ricci sono stati poi rigettati in mare

Trentacinque chili di ricci e 40 chili di bianchetto (novellame di sarda) completamente sprovvisti dei requisiti di tracciabilità sono stati sequestrati dagli uomini della Capitaneria di Porto a Bari. I prodotti ittici erano detenuti a bordo di un'auto privata. Gli esemplari di ricci, ancora vivi, sono stati successivamente rigettati in mare mentre l'auto, risultata già sottoposta a fermo amministrativo, è stata sequestrata dalla Polizia locale di Bari.

L'operazione, ricorda la Guardia costiera, si colloca ad alcuni giorni dalla conferma della legittimità costituzionale del divieto assoluto di raccolta del riccio di mare nelle acque pugliesi, sancito dalla Corte Costituzionale che ha rigettato il ricorso presentato dal governo contro la legge regionale pugliese n. 6/2023. Tale norma ha determinato, oltre che la sospensione per i prossimi due anni della pesca professionale del riccio di mare, anche il divieto di raccolta dei 50 esemplari pro-capite consentito per finalità sportive/ricreative. Il divieto in questione, tuttavia, non si estende alla commercializzazione dei ricci provenienti da ambiti territoriali esterni ai mari pugliesi, purché siano provvisti della pertinente documentazione che ne attesti la tracciabilità.

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