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Cronaca

Il giudice è in ferie, salta l'udienza: donna minaccia il suicidio in tribunale

Si è arrampicata su una balaustra al quarto piano del Palagiustizia di piazza De Nicola minacciando di lanciarsi nel vuoto: da sette anni aspetta il riconoscimento dell'invalidità dopo un incidente sul lavoro

La sua causa dura da sette anni, in attesa che l'Inail le riconosca l'invalidità dopo un grave incidente sul lavoro. Così, quando oggi ha scoperto che l'udienza era stata rinviata ancora, questa volta a causa del giudice in ferie, la disperazione ha preso il sopravvento: la signora Caterina R., 42 anni, di Polignano, è salita al quarto piano del Palagiustizia di via De Nicola, si è arrampicata su un cornicione e ha minacciato di suicidarsi lanciandosi nel vuoto.

Per più di mezz'ora è rimasta lì, sempre intenzionata a portare a termine il suo gesto disperato. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del Fuoco, i carabinieri della compagnia Bari Centro, agenti di Polizia Municipale e personale del 118. Solo dopo molte insistenze, i sanitari e i vigili sono riusciti a far desistere la donna, convincendola a rientrare. "Sono stanca. Quello che ti passa per la mente - ha detto poco dopo la donna - non si può descrivere".

LA STORIA DI CATERINA - Sette anni fa la signora Caterina, in servizio come ausiliaria nel reparto di cardiologia dell'ospedale di Monopoli, ha subito un grave incidente: è rimasta schiacciata da un carrello di 10 quintali che le ha provocato trauma cranico, disidratazione del disco, danni alla spina dorsale e una frattura al braccio, oltre ad aver tenuto il busto ingessato per mesi. Finita la riabilitazione è tornata a lavoro, trasferita al poliambulatorio di Polignano, dove attualmente lavora. Nei tre mesi trascorso in terapia intensiva il marito, autista soccorritore, ha dovuto lasciare il lavoro (ed é ancora disoccupato) per accudire i tre figli, oggi di 12, 15 e 20 anni. La vicenda giudiziaria per il riconoscimento della causa di servizio, in corso davanti alla sezione Lavoro del Tribunale Civile di Bari, è ormai alle battute finali, dopo decine di rinvii e anni di attesa. Oggi si sarebbe dovuta celebrare l'ultima udienza ma, poiché il giudice è in ferie, il processo é stato rinviato a novembre. Dopo il tentativo di suicidio della donna, il presidente del Tribunale, Vito Savino, ha voluto incontrarla, assicurandole che avrebbero trovato una data più vicina, fissata poi per il prossimo 11 febbraio.

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