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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

Puglia seconda regione d'Italia per vendite di vini Igp, Coldiretti: "Grande exploit di rossi e rosati"

I dati emersi nell'ambito del salone 'Vigneto Puglia', promosso dall'associazione a Conversano': "I rosati made in Puglia rappresentano il 40% della produzione nazionale". Ma sulla vendemmia 2023 pesano rincari e peronospora

Cresce il gradimento dei consumatori per i vini 'made in Puglia', con la nostra regione che si attesta al secondo posto in Italia per la vendita di vini Igp. E' il dato emerso oggi in occasione del primo salone del 'Vigneto Puglia', organizzato dalla Coldiretti regionale a Conversano in concomitanza con l'evento 'Novello sotto il castello', nel corso del quale sono stati diffusi i dati sui consumi dei vini pugliesi, elaborati da Wine Monitor di Nomisma. Secondo quanto riporta da Coldiretti, l'apprezzamento dei consumatori si rafforza anche sul fronte della qualità, con la Puglia che sale "al quarto posto della top ten delle regioni con i vini rosati e al quinto per i vini rossi". 

Il successi dei vini pugliesi

La mostra del Vigneto Puglia offre un percorso tra tralci e terre rosse, nere, argillose o calcaree del Primitivo di Manduria e quello di Gioia del Colle, del Salice Salentino, del Bombino e del Nero di Troia, della Verdeca e del Susumaniello fino alla Malvasia, "da nord a sud della Puglia, su una straordinaria superficie vitata che si estende per circa 95.000 ettari, per la maggior parte in pianura. Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il settore vitivinicolo che vale 407 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7%". L'associazione degli agricoltori evidenzia il "grande exploit" "della Puglia dei rossi e dei vini rosati", con questi ultimi "che rappresentano il 40% della produzione nazionale totale", "con oltre 1 milione di bottiglie l’anno, quando quasi 2 bottiglie su 4 di rosé ‘Made in Italy’ è pugliese". La Puglia - rileva ancora Coldiretti - si sta imponendo anche con gli spumanti, dove grande è la capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili. La popolarità a internazionale di eccellenze varietali uniche, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – insiste Coldiretti Puglia  - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione.

La vendemmia 2023: pesano rincari e peronospora, giù l'export 

Ma l'associazione, nella sua analisi, evidenzia anche le difficoltà affrontate dai produttori nella vendemmia 2023, "che paga il conto degli eventi estremi e degli attacchi di peronospora che hanno caratterizzato il 2023, per cui le quantità risultano crollate dal 30% fino al 90% in alcuni areali, mentre sono aumentati in misura esponenziale i costi di produzione". A registrare gli aumenti più pesanti, il costo del vetro cavo per le bottiglie che ha fatto segnare "un aumento che ha raggiunto il 58% nell’arco di 18 mesi". A fronte dell’aumento dei costi quest’anno – sottolinea Coldiretti Puglia – frenano le vendite all’estero che si fermano ad un modesto +3%, rispetto alle performance stellari degli anni precedenti, "una difficoltà per un settore che è la prima voce dell’export agroalimentare pugliese costretto ad affrontare quest’anno il pesante taglio dei raccolti provocato dai cambiamenti climatici".

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