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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Piano regolatore obsoleto e città sempre più invasa dal cemento", Rifondazione Comunista rilancia sull'edilizia a Bari

A sollevare la questione è il partito in una nota a firma dei segretari di Puglia, Sabino De Razza, e del capoluogo regionale, Francesco Loconte

"Si discute ormai da mesi sulle prossime elezioni comunali, purtroppo solo di nomi di aspiranti candidati ma con pochissime idee e bilanci dell'operato dell'attuale amministrazione e degli ultimi dieci anni di governo della città da parte del centrosinistra. Nessuno cita con chiarezza il più grande dei problemi di Bari, ovvero il piano Quaroni, un piano regolatore decisamente desueto ed insoddisfacente rispetto alle reali esigenze della città". A sollevare la questione è il partito di Rifondazione Comunista, in una nota a firma dei segretari di Puglia, Sabino De Razza, e di Bari, Francesco Loconte.

Il piano Quaroni, spiega Prc, "prevedeva una popolazione di 600mila abitanti nel 2000, ma",per ora, c'è "una città ferma da anni alla metà di quell'obiettivo, con un'emigrazione giovanile che fa paura e con sempre più cittadini e cittadine baresi che scelgono di trasferirsi nei comuni della provincia, che offrono una migliore qualità della vita ed un costo delle abitazioni nettamente inferiore. Ignorando completamente questo dato, in città si continua a costruire palazzi: non si contano più gli edifici in costruzione sparsi in ogni angolo di Bari, da ultimo la cementificazione prevista dell'area di via Brigata Regina all'angolo del Lungomare, che comporta anche la soppressione di circa duecento posti auto del Park e Ride (che, in passato, è stato uno dei fiori all' occhiello di Decaro) e ancora la lottizzazione di 50 villette nella zona dello stadio San Nicola", il progetto "di Costa Sud ed altri sparsi per la città. Se a queste aggiungiamo le cosiddette opere pubbliche (Cittadella della Giustizia, ennesima colmata di Marisabella, progetto di sopraelevata e di parcheggi interrati, dalla Rossani a piazza Moro), si capisce bene che chi governa realmente la città sono i costruttori e non chi è deputato al governo, ovvero il consiglio comunale e il sindaco. Nel frattempo la città di Bari risulta essere nelle ultime posizioni nelle classifiche per il verde e per le città che consumano suolo".

Per il partito, "questa situazione è ulteriormente aggravata dalla facilità e benevolenza dell'amministrazione comunale nel concedere licenze per i B&B, con il risultato che non solo non si trovano case in affitto, ma anche di aver trasformato alcuni quartieri della città in alberghi diffusi, a partire da Bari vecchia. Nessun intervento dell'amministrazione comunale sugli sfratti e l'emergenza abitativa, che sarà a breve esplosiva viste anche le politiche del governo centrale per il taglio del reddito di cittadinanza. Chiediamo che venga emanato subito il bando per gli alloggi popolari e che non si protragga questa situazione di emergenza, cominciando ad assegnare i circa trecento alloggi popolari attualmente sfitti (a meno che non si voglia gestire la gravità dell' emergenza casa a fini elettorali).
Questa situazione determinatasi nella città di Bari ha chiare responsabilità nell'attuale centro-sinistra con la complicità anche della finta opposizione delle destra che, non è mistero, molte volte ha votato concordemente con la maggioranza. Per queste ragioni riteniamo, come Rifondazione Comunista e Unione Popolare, impossibile una alleanza con il centro sinistra ma al contrario che sia necessario ed urgente costruire una coalizione alternativa, che abbia al centro le proposte per un nuovo piano regolatore generale,  una urbanistica condivisa e partecipata e più spazi verdi".
 

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