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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

"Salario minimo subito", la mobilitazione nazionale anche a Bari: al parco 2 giugno gazebi di Pd e M5S

Il coordinamento del Comitato Nazionale per l'iniziativa di legge popolare vede l'adesione anche Alleanza Verdi e Sinistra, Azione e Più Europa

Il parco 2 Giugno di Bari ha ospitato, questa mattina, l'evento del Comitato Nazionale per la raccolta firme su una proposta di legge d'iniziativa popolare che introduca il salario minimo in Italia.

Il coordinamento vede l'adesione, tra gli altri, di Pd, Alleanza Verdi e Sinistra, Azione, Più Europa e M5S: “Si è trattata di una grande mobilitazione di massa - ha affermato il segretario regionale del Partito Democratico Domenico De Santis - in cui il Pd pugliese è stato tra i più attivi della penisola. Abbiamo coinvolto centinaia di volontari e migliaia di cittadini. Mi riempie di orgoglio vedere il nostro partito che torna ad essere protagonista del dibattito con i cittadini nelle piazze delle nostre città. È assurdo che il Governo non ascolti la voce degli italiani, sono ancora troppi i 3,5 milioni di lavoratori che guadagnano meno di 9 ore l’ora. Mentre l’inflazione cresce, il costo della benzina tocca i 2 euro, le bollette aumentano come le rate dei mutui, i salari restano bloccati. Ci sono milioni di italiani che stanno soffrendo e noi ci battiamo per i loro diritti e per l’aumento degli stipendi”.

Gazebo anche per il M5S con la presenza del deputato Gianmauro Dell’Olio, dei consiglieri comunali Antonello Delle Fontane e Italo Carelli e dei consiglieri municipali Gaetano Colella e Giuseppe Bondanese: “Anche oggi sono stati tanti i cittadini - dichiara Dell’Olio - che hanno voluto dare il loro contributo per chiedere l’approvazione della proposta di legge sul salario minimo e far sentire la propria voce. Una proposta che portiamo avanti insieme alle altre forze di opposizione. Non ci faremo fermare dal tentativo del Governo di bloccare questo provvedimento e dal parere del Cnel , da cui emerge chiaramente come la proposta di legge non sia stata correttamente analizzata. Parliamo di oltre 4 milioni di lavoratori lontani dal percepire un salario minimo di 9 euro l’ora. È importante portare avanti questa battaglia, per cui ricordiamo che si può continuare a firmare anche online. Non possiamo continuare a essere tra i 5 paesi in Europa a non avere salario minimo e non è sufficiente lasciare questo tema alla contrattazione collettiva come invece vorrebbero la ministra Calderone e il Cnel di Brunetta”.

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