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Crac Bari: "Rimborsi sospetti e regali agli ultras". Sogliano: "Totalmente estraneo"

Interrogata la contabile dell'FC Bari, emergono dettagli inquietanti: prelievi mensili fino a 10mila euro per Giancaspro e Sogliano. Ultras foraggiati con biglietti e merchandising, ma l'ex ds smentisce

Nuovi interessanti risvolti emergono dal calderone che ha condotto al rovinoso e inaspettato fallimento l'FC Bari 1908 presieduta da Cosmo Antonio Giancaspro.

Secondo quanto riportato questa mattina sulle colonne de La Gazzetta del Mezzogiorno, la Procura barese, dopo aver interrogato per ore la contabile del club biancorosso Antonella Indiveri, avrebbe appreso di somme di denaro prelevate mensilmente da Giancaspro e Sogliano. Si tratterebbe di rimborsi con cifre che potevano arrivare fino a 10.000 euro al mese, giustificate dall'assenza di una carta di credito aziendale. Una tesi che metterebbe anche le affermazioni del ds (in odore di un nuovo incarico nel Milan targato Elliot), che ha più volte rimarcato di non essere a conoscenza della gravità della situazione.

A stuzzicare la curiosità degli inquirenti vi sarebbero poi altri due dettagli importanti: l'esistenza di una busta con dei soldi recante la scritta "nero parcheggi" e le relazioni con degli esponenti del tifo organizzato che sarebbero stati destinatari di biglietti omaggio e merchandising. Uno stratagemma per evitare le contestazioni che sembra aver pagato, vista l'assenza di proteste da parte dei sostenitori biancorossi, che in passato si erano fatti sentire per questioni anche meno gravi. Il lavoro della Procura della Repubblica, dunque, prosegue parallelamente a quello del sindaco Decaro, che entro il 31 luglio avrà raccolto tutte le manifestazioni d'interesse per la costituzione della nuova società.

La replica di Sean Sogliano

A seguito dell'articolo pubblicato questa mattina, che lasciava intuire un coinvolgimento diverso rispetto all'estraneità da lui sempre professata a certe situazioni, è arrivata la secca smentita dell'ex direttore sportivo Sean Sogliano: "Leggendo l’edizione odierna de La Gazzetta del Mezzogiorno, ho appreso che la dott.ssa Antonella Indiveri, dipendente addetta all’amministrazione di Football Club Bari 1908 S.p.a., avrebbe dichiarato che avrei ricevuto compensi in contanti e non dichiarati ed avrei intrattenuto rapporti non corretti con parte della tifoseria. In ciò accomunandomi al presidente Giancaspro.

Le accuse, totalmente infondate e che respingo integralmente, mi hanno lasciato esterrefatto per due motivi: perché mai e sottolineo mai nella mia carriera ho incassato somme che non fossero il regolare frutto del mio lavoro; inoltre conoscendo bene la dott.ssa Indiveri e la stima che reciprocamente ci riserviamo, non riesco a credere che la stessa abbia effettivamente pronunciato quelle parole.

In particolare, come potrò agevolmente dimostrare, nel periodo trascorso a Bari non solo ho ricevuto unicamente le somme pattuite con il mio contratto, ma ho personalmente sostenuto ingenti spese delle quali mai ho avanzato richiesta di rimborso.

Mi riferisco ai biglietti aerei, alle mie trasferte non al seguito della prima squadra, alle cene organizzate con i giocatori o con i loro procuratori, due anni di albergo, vitto ed alloggio, e sicuramente dimentico tanti esborsi che, in tutti i casi, ho sempre pagato personalmente.

Ho già dato mandato ai miei legali di procedere in tutte le sedi e nei confronti di tutti i soggetti che fossero ritenuti responsabili, a tutela del mio nome, ingiustamente esposto e danneggiato da vicende alle quali sono totalmente estraneo".

... e quella dei Seguaci della Nord

Oltre alle parole del direttore sportivo, anche l'altra parte in causa, ossia gli ultras ha rilasciato una dichiarazione di estraneità ai fatti constestati: "In merito ai vari articoli apparsi sui quotidiani locali secondo cui la tifoseria organizzata avrebbe ricevuto gadget e biglietti in cambio di tranquillità, esprimiamo la nostra più totale estraneità. 

Se abbiamo avuto dei biglietti, ci sono arrivati, secondo normativa vigente valevole per le associazioni riconosciute (lo siamo tutte, e senza scopo di lucro). Molti di noi hanno un abbonamento che risulta regolarmente pagato. Quanto ai gadget abbiamo centinaia di scontrini. Con la vecchia gestione non abbiamo mai avuto rapporti di sorta, tantomeno ci siamo mai fatti condizionare nelle scelte.

Basterebbe ricordare i comunicati e le azioni intraprese nel corso della stagione, in cui abbiamo colpito chiunque, per noi stesse sbagliando. Abbiamo sempre agito per il bene del Bari, senza mai vendere la dignità, con l'avallo della quasi totalità della tifoseria. E non ci stiamo a questo gioco al massacro fatto di semplici illazioni finalizzate a rendere ancor più caotica una situazione complessa in un momento dov’è tutta la tifoseria deve unirsi e non permettere a nessuno di metterci contro!

Giancaspro pezzente!".

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