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Nodo ferroviario a sud di Bari, il Consiglio di Stato sospende la sentenza del Tar: via libera ai lavori

Accolto il ricorso di Rfi bloccando in sede cautelare l'esecutività della sentenza emessa dal Tar Puglia: per i giudici autorizzazioni corrette 

Stop alla sentenza del Tar Puglia sul nodo ferroviario a sud di Bari. Il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso di Rfi, ha sospeso in sede cautelare - come riporta l'Ansa - l'esecutività della decisione assunta dal Tribunale amministrativo regionale che a novembre scorso aveva annullato l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione.

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I giudici, confermando l'orientamento già espresso a dicembre,  hanno ritenuto che "contrariamente a quanto statuito dal Tar per la Puglia" - si legge nel provvedimento, riportato sempre dall'Ansa - la delibera della giunta regionale n.130 del 2022 "rappresenta non una nuova autorizzazione paesaggistica bensì il rinnovo della precedente autorizzazione" adottata con delibera n. 782 del 2014 e, come tale, "ben poteva essere rilasciata mediante la procedura semplificata". 

Inoltre, sempre secondo i giudici del Consiglio di Stato nella progettazione sussisterebbero sia i presupposti relativi alla compatibilità dell'opera con gli obiettivi di Qualità paesaggistica, sia "l'assenza di alternative localizzative e/o progettuali per rilasciare il rinnovo della autorizzazione paesaggistica". "Sussiste altresì - aggiungono, coem si evince sempre da Ansa - il requisito del periculum in mora (ovvero un possibile danno, ndr) tenuto conto che per effetto della sentenza appellata - laddove non sospesa - Rfi è tenuta alla sospensione dell'esecuzione del contratto relativo all'affidamento dell'appalto integrato" con "conseguente aggravamento del rischio di perdere i finanziamenti connessi al Pnrr soggetti ad una tempistica cogente e non differibile".
 

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