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Cronaca

Legionella all'Oncologico, l'analisi delle acque ridimensiona il problema: valori oltre soglia in due punti

L'Istituto 'Giovanni Paolo II' di Bari ha diffuso i risultati dei 7 test effettuati dall'Università degli Studi 'Aldo Moro' il 18 marzo scorso. L'allarme per il batterio era scattato dopo il decesso di un paziente nel reparto di Oncologia interventistica

Solo due dei campioni d'acqua prelevati in sette punti del reparto è stato riscontrato un quantitativo del batterio legionella superiore ai limiti consentiti per gli ambienti ospedalieri. È il risultato delle analisi effettuati dal laboratorio di igiene dell'ambiente e degli alimenti dell'Università degli Studi 'Aldo Moro' di Bari nell'Istituto tumori 'Giovanni Paolo II' di Bari, richiesti dalla direzione strategica dell'Irrcs dopo il decesso di un paziente avvenuto a metà marzo nel reparto di oncologia interventistica. Dai primi parziali risultati della ricerca della legionella, all'epoca erano emerse criticità che avevano fatto scattare i protocolli anti-legionella. 

"I risultati completi, forniti nei giorni scorsi dal laboratorio di igiene dell'Università di Bari, hanno restituito un quadro più confortante e rassicurante"piegano dall'istituto in una nota. I risultati si riferiscono al monitoraggio su campioni di acqua prelevati il 18 marzo scorso in 7 diversi punti del reparto, quali le stanze di degenza e gli ambienti di servizio in uso al personale medico ed infermieristico. Solo in due punti è stato riscontrato il batterio della legionella in quantità superiori ai limiti consentiti per gli ambienti ospedalieri. Nei restanti 5 punti monitorati, i valori sono inoltre ben al di sotto della soglia prescritta.

"Un dato che rinfranca – commenta il commissario straordinario Alessandro Delle Donne – e che, soprattutto, conferma l'opportunità di aver seguito, fin da subito, la linea della massima prudenza, a tutela dei nostri pazienti fragili". Scattato il campanello d'allarme, l'Istituto tumori ha provveduto per prima cosa ad un intervento di manutenzione e sanificazione degli ambienti di oncologia interventistica, così come previsto dai protocolli sanitari. Successivamente, l'intera rete idrica dell'Istituto è stata oggetto di un intervento di manutenzione anti-legionella, mentre la direzione sanitaria, d'intesa con il commissario straordinario, ha adottato una serie di misure ancora più puntuali per un monitoraggio periodico. "I dati adesso in nostro possesso – conclude Delle Donne – ci permettono di tranquillizzare ulteriormente i pazienti e il personale dell'unità di oncologia interventistica. I successivi interventi eseguiti ci permettono oggi di dire che l'Istituto Tumori è sicuro per pazienti e lavoratori. Più che mai in questo momento, prevenzione, monitoraggio e sicurezza sono un dogma". Nei prossimi giorni, si attendono i risultati della ricerca della legionella in altre unità operative dell'Istituto, mentre ulteriori prelievi di campioni d'acqua saranno eseguiti a cadenza bisettimanale.

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