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Cronaca Polignano a Mare

Prospezioni nell'Adriatico, Nicastro: "Il mare non si baratta con il petrolio"

L'assessore regionale alla Qualità dell'Ambiente, partecipando all'assemblea dei Comuni pugliesi insigniti con la Bandiera blu tenutosi in mattinata a Polignano, ha ribadito il no della Puglia alle prospezioni sismiche per la ricerca del petrolio

No alle prospezioni sismiche per la ricerca di idrocarburi al largo delle coste pugliesi. A ribadire l'orientamento della Regione Puglia è stato in mattinata l'assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro, partecipando all'assemblea dei Comuni pugliesi insigniti con la Bandiera Blu tenutasi a Polignano.

"In più occasioni - ha dichiarato Nicastro - abbiamo ribadito di non volere le prospezioni sismiche in Adriatico e neppure, tantomeno, la coltivazione di idrocarburi. I cittadini pugliesi e le istituzioni locali sono state chiare sotto questo aspetto ma, va riscontrato, gli orientamenti di politica energetica nazionale vanno in direzione contraria".

Da sabato notte la nave oceanografica Princess ha raggiunto le acque internazionali a circa 25 miglia dalla costa monopolitana per dare il via alle prospezioni sismiche per conto della Trivellazioni al largo di Monopoli, avviate le ricerche petrolifere
Northern Petroleum, che dovrebbe interessare le acque tra Monopoli e Brindisi.

"Ribadisco l'importanza di una presa di coscienza da parte delle istituzioni locali che, nell'iniziativa di questa mattina - ha aggiunto Nicastro - vedo coese nel ritenere il nostro mare una risorsa non barattabile, quali che siano i virtuali vantaggi economici di eventuali coltivazioni. Devo però rilevare, senza alcuna volontà polemica, l'assenza dei nostri rappresentanti istituzionali, con qualche eccezione, che presso Camera e Senato potrebbero, in qualche modo, tradurre in pratica la volontà dei pugliesi di non essere colonizzati sul piano economico dalle multinazionali del petrolio".

Con un documento approvato all'unanimità, i Comuni che hanno partecipato alla riunione odierna (Otranto, Melendugno, Rodi Garganico, Salve, Ginosa, Fasano, Ostuni, Monopoli e Polignano a Mare) hanno chiesto l'intervento del ministro dell’ambiente Corrado Clini per "sospendere i procedimenti autorizzativi avviati e non conclusi in merito alle ricerche e coltivazioni di idrocarburi liquidi nel mare Adriatico, attraverso una moratoria del Ministero, in particolare su tutto lo specchio di mare antistante le coste pugliesi". I comuni hanno inoltre chiesto un incontro urgente con il ministero per spiegare le ragioni dell'opposizione delle comunità locali alle prospezioni sismiche nell'Adriatico.

 
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